AGI - Un grande elogio delle donne. "Solo loro sanno usare tre linguaggi insieme, quello della mente, quello del cuore e quello delle mani". Lo ha sottolineato il Papa, ricevendo la redazione di Donne Chiesa Mondo, il mensile al femminile dell'Osservatore Romano, in occasione della ricorrenza dell'8 marzo. Il Papa ha ringraziato la coordinatrice della redazione, Rita Pinci, aggiungendo: "Leggo Donne Chiesa Mondo, dal tempo del coordinamento della professoressa Scaraffia: sempre l'ho letto, perchè mi piace, mi piace questa sfida che è già nel titolo".
"La donna pensa quello che sente, sente quello che pensa e fa, fa quello che sente e pensa. Non dico che tutte le donne lo facciano, ma hanno quella capacità, ce l'hanno. Questo è grandioso". Inoltre, secondo Francesco, "le donne hanno una capacità di gestire e di pensare totalmente differente da noi e anche, io direi, superiore a noi, un altro modo. Lo vediamo in Vaticano, anche: dove abbiamo messo donne, subito la cosa cambia, va avanti. Lo vediamo nella vita quotidiana, tante volte io lo vedevo quando passavo con il bus, facendo la coda per visitare nel carcere i loro figli e le donne lì: la donna che mai lascia il figlio, mai".
Poi il Pontefice ha raccontato la storia di un sindacalista, oggi scomparso. "Mi diceva che a 20-21 anni si dava alla bella vita e abitava con la mamma, entrambi poveri. Lui dormiva nell'ingresso della piccola casa. Al mattino, ancora ubriaco dalla sera precedente, vedeva la mamma che usciva dalla sua stanza, si fermava, lo guardava con tenerezza e se ne andava a lavorare, da donna di servizio, per un compenso minimo. È stato quello sguardo, forte e mite - così mi disse - che un giorno gli ha toccato il cuore ed è cambiato. Quest'uomo è diventato un grande sindacalista".
E ancora, ha ricordato il Papa, "una volta ho chiesto alla Von der Leyen: 'Mi dica, signora: lei è un medico e ha sette figli, che chiama al telefono ogni pomeriggio, com'è riuscita a sbloccare quell'opposizione del Rapporto dell'Unione Europea all'Europa durante il covid, la questione del Benelux e di qualche altro Paese che si contrapponevano, come ha fatto? Lei mi guardò e in silenzio e cominciò a gesticolare con le mani in modo operoso, io la guardavo attentamente, osservando le sue mani e alla fine disse: Come facciamo noi mamme."
"È così - ha concluso Francesco - è un'altra strada, è un'altra categoria di pensiero, ma non solo pensiero: pensiero, sentimento e opere. Per questo - ha concluso - mi piace leggere e incoraggiare questo mensile, non è una sorta di femminismo clericale del Papa. È aprire la porta a una realtà, una riflessione che va oltre. Perciò vi ringrazio tanto e vi saluto una ad una".