AGI - Democratico è democratico, il sistema romano: dal municipio I al municipio XV, dal centro storico alle periferie, passando per la Roma-bene e per i quartieri popolari, al telefono non risponde nessuno. Compatti.
Almeno, questa l’esperienza fatta da AGI in una mattinata “sperimentale”. Roma, 2023. Poniamo il caso di dover rinnovare la carta d’identità, perché scaduta o perché smarrita. Iniziamo la ricerca il 3 marzo, al mattino: online cerchiamo la sede municipale più vicina al nostro domicilio, e iniziamo le procedure consigliate.
Veniamo indirizzati sul portale governativo (cartaidentità.gov.it), che ci specifica la possibilità di rinnovare i nostri documenti presso la sede comunale che abbia la prima disponibilità, a prescindere dalla distanza dal domicilio. Poco male, inizia la ricerca. Al 3 marzo 2023, la prima disponibilità online è data 20 luglio, municipio IV. Le richieste però avanzano, tanto che aggiornando la pagina in pochi minuti la disponibilità è già slittata al 25. Occorre essere veloci, insomma. Le disponibilità successive sono 26 luglio per il municipio XIII, 27 ancora al quarto, 9 agosto al XII e 10 al quinto. Poi si passa a dopo le ferie d’agosto: il 17 agosto possiamo andare a richiedere un documento al municipio V, Prenestina, mentre il 21 all’VIII. Per il XIV si attende l’avvio dell’anno scolastico: prima disponibilità il 19 settembre.
Fin qui, le buone notizie. Perché dalla prima pagina di risultati in poi ne seguono quattro in cui si informa che “la sede non offre al momento disponibilità alla prenotazione di appuntamenti per il rilascio della Carta d’identità elettronica mediante questo sistema”. Trionfale, Acilia, Cinecittà, Quadraro, Centro Storico: dal I municipio, quello di Piazza Navona e Colosseo, fino al XV, quello di Torpignattara: i quasi tre milioni di abitanti di Roma affratellati da un comune senso, quello del ritardo.
Se a qualcuno venisse in mente di contattare i singoli municipi, anticipiamo che l’impresa potrebbe risultare ardita: per contattare con acribia ogni ufficio anagrafe ai numeri telefonici forniti dai singoli siti, occorre più di un’ora (provato). Per scrivere una mail a ciascun funzionario, probabilmente di più: confessiamo di aver mollato il colpo al secondo invio.
Falliti i tentativi telefonici ai singoli municipi (alcuni contano cinque, sei numeri di telefono, altri uno, altri ancora solo mail, tutti ugualmente muti), tentiamo il numero unico del Comune 06 0606. Breve l’attesa, breve la chiamata, si apre uno spiraglio: l’open day. L’impiegata spiega che ogni weekend viene offerta la possibilità di accedere al servizio più rapidamente: collegandosi al sito governativo di cui sopra, si può accedere a una serie di prenotazioni disponibili per il sabato e la domenica, fino a esaurimento posti.
Una sorta di apertura straordinaria, cui accedere con pazienza e fortuna, come fosse una lotteria, nel classico spirito degli “open day” della pubblica amministrazione, che hanno lasciato più d’un amaro ricordo.
“Ma se provassimo ad andarci, al municipio, a fare un tentativo di persona?”. “L’appuntamento è obbligatorio. E ho altre chiamate in coda, arrivederci”. Che fortuna, è venerdì mattina. Proviamo, riaccendiamo al sito. Posti esauriti. Prima disponibilità: 25 luglio.
L'assessore Catarci: "Al lavoro per ridurre i tempi d'attesa"
È una questione di statistica. Andrea Catarci è assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti di Roma Capitale. Prima di assumere per il Comune di Roma Capitale questo incarico dal lungo titolo, faceva il ricercatore. Replica alla ricerca pubblicata oggi da AGI con dovizia di numeri. "I tempi di attesa ereditati a dicembre 2021 - spiega ad Agi - raggiungevano in media i 120 giorni. In questo anno abbiamo lavorato per abbassarli, raggiungendo una media, a dicembre del 2022, di 17 giorni d'attesa, alzatasi poi a 28 nel mese di gennaio e a 68 di febbraio. Chiaramente lavoriamo per riportarla al di sotto di questa soglia".
Ma, replichiamo, dalla nostra indagine empirica i tempi di attesa superano i 140 giorni, altro che 68. "La fotografia fatta da AGI riguardo ai tempi di attesa per il rilascio della carta d'identità - chiarisce l'assessore - ha colto un momento particolare di una giornata qualunque, in cui la situazione era questa. Probabilmente facendo la stessa richiesta qualche ora più tardi sarebbe stato possibile trovare uno slot più vicino nel tempo, magari il giorno seguente: ciò si deve sia alla gestione dall'agenda CIE (carte identità elettroniche) che alle disponibilità dei singoli municipi".
Possibile sia stata solo sfortuna? Risponde la statistica. "Da novembre 2022, ogni mese - aggiunge Catarci - gli uffici dell'Anagrafe centrale eseguono mensilmente un'analisi dei tempi di prenotazione della carta d'identità elettronica a Roma mediante tre rilevazioni quotidiane alle ore 9, 12 e 16: considerando il carattere di costante dinamicità delle disponibilità dell'Agenda CIE, questo tipo di rilevazione consente lo svolgimento di un monitoraggio ponderato e affidabile in quanto i risultati si fondano su una serie di dati non inferiore ai 100 campionamenti mensili".
I numeri, a Roma, sono notoriamente colossali: nel 2022 le carte di identità emesse sono state circa 310 mila. Non sempre, necessariamente, rispondendo alla logica della calendarizzazione. "Restano sempre garantite - sottolinea l'assessore - le urgenze indifferibili. In caso di partenza immediata, per esempio, è possibile presentarsi presso l'ufficio anagrafe, dove l'emergenza verrà risolta". Stesso discorso, apprendiamo, vale per le persone che - magari perché anziane - hanno poca o nessuna dimestichezza con i sistemi informatici. "In quel caso presso gli uffici vengono incontro", risponde l'assessore. Sulla possibilità di reperire informazioni telefoniche, invece, permane una certa farraginosità da ufficio amministrativo.
L'effetto degli open day
A quanto già realizzato si aggiunge - spiega ulteriormente Catarci - il meccanismo degli open day. "Tra gli sforzi compiuti da Roma Capitale, occorre sottolineare che le aperture straordinarie nei fine settimana degli uffici anagrafici municipali e degli ex Punti informativi turistici, garantite con continuità a partire da aprile 2022, hanno contribuito a risollevare la situazione e diversificare l'offerta. In media ogni fine settimana sono messi a disposizione da un minimo di 300 a un massimo di mille posti per il sabato e la domenica: oggi che era una giornata 'media' erano 600. Al primo open day del 2022 abbiamo registrato una fila immensa, per questo abbiamo inserito la prenotazione obbligatoria il giorno prima. Una settimana abbiamo fatto 1.100 appuntamenti. Capisco che su Roma tutto è poco, ma in un'altra città 1.100 carte di identità non si fanno certo in un weekend ".
"Rimane innegabile - aggiunge ancora l'assessore - che l'innalzamento dei tempi medi di attesa di febbraio, rispetto ai mesi precedenti, sconti in parte la concomitanza con le operazioni elettorali nelle quali gli uffici anagrafici municipali sono stati parallelamente impegnati a pieno ritmo nelle attivita' elettorali e nei cambi di residenza: se metà del personale è impegnato nella macchina elettorale non potrà smaltire le altre richieste. Inoltre non si può non notare che questa criticità abbia carattere nazionale: per l'aumento delle domande in alcuni comuni le agende vengono chiuse. In questo panorama la situazione romana è meno critica di quella ereditata poco più di un anno fa".
Se a novembre del 2022 i tempi medi di attesa rilevati da Roma Capitale erano dunque di 25 giorni, divenuti 68 a febbraio di quest'anno, una certa strada è ancora da percorrere. "La necessita' - dice ad Agi Catarci - è quella di omogeneizzare i diversi municipi, perché l'immissione degli slot è ancora un po' anarchica, in base alle disponibilità dei lavoratori e delle lavoratrici dei diversi uffici".
A ciò si deve forse la dicitura "servizio non disponibile" ritrovata da Agi sul sito governativo in merito a determinati municipi? "in questo caso quando un municipio non ha disponibilità si limita a non presentarne, contando sul fatto che altri municipi sopperiranno alla domanda".
Da ultimo, l'efficientamento, che Andrea Catarci spiega così ad AGI: "Dalla scorsa estate abbiamo abbiamo sottoscritto un accordo con i sindacati per portare gli appuntamenti orari da 2/3 a 4. Finora questo accordo non si è potuto applicare perché preventivamente abbiamo fatto un potenziamento dei sistemi digitali e la predisposizione di un software per il pagamento anticipato, che ridurrà ulteriormente i tempi allo sportello. Nei prossimi mesi potremo prevedere i 4 appuntamenti orari. L'obiettivo è quello di tornare allo standard di attese di 20/30 giorni conseguito e mantenuto negli ultimi mesi del 2022, Roma Capitale sta mettendo a punto misure di omogeneizzazione nella gestione delle Agende per gli appuntamenti CIE tra i Municipi, dalle quali ci si attende una contrazione dei tempi minimi medi di attesa". "Adesso - assicura Catarci - è tutto sotto controllo. Ci potranno essere dei problemi organizzativi, ma si possono risolvere, compreso il monitoraggio".