AGI - “Un mondo vasto e in continua evoluzione”, così un investigatore milanese definisce quella che comunemente si definisce 'galassia anarchica' proprio a indicare varietà e dinamismo dei tanti movimenti che gravitano attorno all’idea di anarchia.
L’anagramma più famoso, quello apposto alle ultime azioni violente, è Federazione anarchica informale – Fronte rivoluzionario internazionale (Fai-Fri), il gruppo anarchico insurrezionalista a cui appartiene anche Alfredo Cospito.
Da non confondere con la Fai–Federazione anarchica italiana che condanna la violenza, compresi incendi e danneggiamenti in nome dell’anarchico detenuto a Opera in sciopero della fame contro il 41 bis. La data di nascita dell’organizzazione, per modo di dire perché la struttura è orizzontale e Cospito non viene ritenuto il capo perché capo non c’è, viene fatta risalire al 21 dicembre 2003 quando rivendicò con un volantino l’esplosione di due cassonetti vicino alla casa dell’allora presidente della Comunità europea Romano Prodi.
Dalla prima campagna di attentati si sono federate 4 sigle: ‘Solidarietà internazionale’; ‘Brigata 20 luglio – Carlo Giuliani’; ‘Cooperativa artigiana fuoco e affini’; ‘Ccccc’. l
Gli strumenti più utilizzati per quelle che i federati chiamano “azioni dirette” sono plichi incendiari e ordigni tra cui la ‘double bomb’ scelta anche da Cospito per l’attacco alla caserma degli Allievi carabinieri in Piemonte. Cospito non è un leader, come detto, ma un ‘costitutore della federazione informale’ che è orizzontale, senza gerarchie, a differenza di com’erano le Brigate Rosse.
Gli anarco insurrezionalisti si dividono in cellule autonome in cui operano persone legate da una forte solidarietà e ideologia. Gli obbiettivi classici sono forze dell’ordine, rappresentanti dello Stato in genere, banche, poste, agenzie del lavoro, multinazionali, Telecom. C’è poi, distinto dall’anarco insurrezionalismo, l’anarchismo movimentista che realizza azioni di piazza eclatanti puntando a creare tensioni.
“E’ stato il caso – spiega un inquirente – delle piazze no green pass formate da persone che non sapevano come muoversi e che gli anarchici hanno cercato di 'movimentare' con la loro strategia. In questo ambito rientrano anche i movimenti no tav”. La piazza di Milano, dove venerdì e sabato sono previsti presidi di solidarietà a Cospito, è tra quelle guardate con più attenzione dagli inquirenti. Gli anarchici milanesi sono collocati nell’area antagonista assieme ai marxisti-leninisti e ai centri sociali. Gli anarchici ‘nudi e crudi’, spiegano gli investigatori, si riconoscono nel centro sociale ‘Galipettes’.
A unire anarchici e antagonisti sono tre aree di battaglia: carcere, antifascismo e lotta per il diritto alla casa. Più di recente si è aggiunto il tema dell’ambientalismo. Caratteristica degli anarchici è di camuffarsi per non essere ripresi in volto dai media durante le manifestazioni. Per comunicare azioni e obbiettivi, in generale, gli anarco insurrezionalisti e movimentisti usano siti web e fogli clandestini. Quando uno di loro viene portato in carcere si indica l'indirizzo dell'istituto di pena per poterlo contattare.