AGI - Nel 2022 Alarm Phone è stata allertata per 673 imbarcazioni in pericolo nella regione del Mediterraneo centrale. A fronte di 27 casi di pericolo nel 2018, 101 nel 2019, 173 nel 2020 e 407 nel 2021, il 2022 è stato per Alarm Phone l'anno più impegnativo in questa regione. Questo aumento degli Sos da parte di imbarcazioni in pericolo riflette un generale incremento degli attraversamenti, così come una crescente conoscenza di Alarm Phone tra le comunità delle "persone in movimento".
Emerge dal rapporto diffuso da Alarm Phone, il contatto di emergenza in supporto alle operazioni di salvataggio. Circa 105 mila migranti sono giunti attraverso la rotta del Mediterraneo centrale: un incremento considerevole rispetto alle 67.500 persone arrivate nel 2021, le 34 mila nel 2020 e le 11.500 nel 2019. Secondo le stime di Oim 1.377 persone sono morte o scomparse nel Mediterraneo centrale durante il 2022. In un contesto che conferma "il venir meno di assetti di soccorso europei" e "gli ostacoli posti alle Ong".
"Questo aumento - spiega Alarm Phone - mette in luce come, nonostante gli sforzi europei volti ad addestrare, finanziare ed equipaggiare la Guardia costiera libica durante gli scorsi anni, e a fronte di una sempre maggiore cooperazione tra autorità europee e tunisine, le persone riescono ancora a fuggire attraverso il mare. La netta maggioranza delle persone che raggiungono l'Italia lo fa autonomamente, o viene soccorsa a poche miglia nautiche di distanza dalle coste italiane. Le persone in movimento si sono adattate alle forme di non-assistenza: non possono aspettarsi di essere soccorse dalle autorità europee quando si trovano a distanze considerevoli, specialmente nella zona di ricerca e soccorso maltese". Secondo l'Unhcr solo 430 persone sono state tratte in salvo verso Malta nel 2022: "Ciò mostra, ancora una volta, la reticenza delle Forze armate maltesi a intraprendere operazioni di ricerca e soccorso. Nonostante l'alto numero di arrivi, decine di migliaia di persone non hanno potuto raggiungere l'Europa, essendo catturate in mare e riportate verso i luoghi da cui avevano provato a fuggire. I guardacosta tunisini sono stati ripetutamente coinvolti in operazioni di intercettazione pericolose, alcune delle quali si sono rivelate letali".
Per il Forum Tunisino per i dritti economici e sociali, dall'inizio del 2022 sino alla fine di Ottobre, circa 29 mila persone sono state respinte verso la Tunisia. L'Oim stima inoltre che circa 24.700 persone sono state respinte in Libia via mare. "Il venir meno di assetti di soccorso europei e la sistematica non-assistenza delle imbarcazioni in pericolo in mare hanno avuto dei costi umani elevati", viene sottolineato. Secondo le stime di Oim 1.377 persone sono morte o scomparse nel Mediterraneo centrale durante il 2022. Parenti e amici contattano regolarmente Alarm Phone durante la loro disperata ricerca dei loro cari. Molti di loro, tra cui le famiglie di Zarzis, in Tunisia, sono scesi in strada per protestare contro la violenza e chiedere risposte da parte delle autorità europee e tunisine riguardo le loro figlie e i loro figli dispersi. "Dal 3 al 5 settembre - prosegue Alarm Phone - abbiamo preso parte alla CommemorAzione a Zarsis, come luogo di incontro tra parenti, amici e membri delle comunità delle persone morte o disperse alle frontiere Ue, insieme alle organizzazioni della società civile desiderose di sostenerli e di amplificare le loro voci. Come negli anni precedenti, la flotta civile ha provato a colmare il rescue gap (vuoto di soccorso) letale creato dall'Europa, ma è stata regolarmente ostacolata dalle autorità europee". Nonostante questi "attacchi alla flotta civile",
Alarm Phone ha potuto cooperare con i soccorritori delle Ong in numerose occasioni, contribuendo al soccorso di oltre 100 imbarcazioni in pericolo durante lo scorso anno. "Insieme agli assetti aerei, la Cmrcc (Civil Maritime Rescue Coordination Centre) e la flotta civile, abbiamo documentato e frequentemente evitato conclude Alarm Phone - forme di non-assistenza e respingimento. Anche nel 2023, continueremo a mostrare la nostra solidarietà verso le persone in movimento e combatteremo il regime di frontiera Ue che causa migliaia di morti ogni anno".