AGI - Un trapper ventottenne brasiliano, noto come il nome d'arte di Baby Black, è stato arrestato con altri quattro giovani, di cui uno minorenne, perché avrebbe rapinato lo scorso 22 gennaio un egiziano di 26 anni in via Giambellino a Milano. Le accuse nei loro confronti sono di rapina e lesioni aggravate in concorso.
Verso le ore 3,30 i cinque ragazzi hanno fermato la vittima, che stava tornando a casa dal lavoro sul suo monopattino elettrico, per impossessarsi del mezzo e, dopo la sua reazione, l'hanno aggredito con calci e pugni procurandogli le fratture delle ossa nasali e del perone, derubandolo anche di 300 euro in contanti e di un paio di cuffie wireless.
A soccorrerlo in largo Giambellino e chiamare il 118 sono stati gli agenti della volante del commissariato durante il servizio notturno di controllo del territorio. Trasportato all'ospedale san Paolo, il 26enne è stato dimesso poi con una prognosi iniziale di 30 giorni.
I poliziotti hanno subito acquisito tutte le informazioni utili per poter individuare i responsabili grazie anche alla denuncia che, una decina di giorni dopo, la vittima ha sporto presso gli uffici di via Primaticcio e nella quale ha dichiarato di aver riconosciuto tre degli aggressori nel video di una canzone pubblicata su un canale social dal 28enne che ora si trova in carcere.