AGI - Avrebbe sparato pensando di mirare a un cinghiale, l'uomo accusato di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte di un 25enne di Assisi. La morte, inizialmente considerata un incidente di caccia, è apparsa qualcosa di diverso dopo l'autopsia e dopo la visione dei filmati della telecamera Go Pro che la vittima indossava.
L'esame medico legale ha evidenziato che il colpo al petto non era stato esploso a bruciapelo come invece sarebbe dovuto accadere secondo la ricostruzione che voleva il proiettile esploso accidentalmente dal fucile del 25enne caduto in una zona impervia, interna al parco del monte Subasio.
Le immagini, invece, riprenderebbero gli ultimi attimi di vita del giovane, la sua agonia, e l'arrivo dell'uomo, ieri arrestato, che confermerebbero come quest'ultimo avrebbe sparato per errore contro il giovane. Dopo, come confermerebbero le immagini, l'arrestato, 57 anni amico di famiglia della vittima, avrebbe dato luogo a un depistaggio piuttosto che chiamare i soccorsi, allertati minuti dopo da un altro cacciatore.