AGI - Giocavano a tirassegno con i bambini più piccoli. E poi le violenze, i maltrattamenti fisici e psicologici su quei bimbi di cui avrebbero dovuto prendersi cura. Cinque maestri e la direttrice di un asilo nido di Vanzago sono stati raggiunti da una misura cautelare emessa del gip del tribunale di Milano Ileana Ramundo, che nell'ordinanza scrive chiaramente gli insulti e le violenze erano "ad arrecare sofferenze fisiche e psicologiche a bambini in una fascia di età delicata e vulnerabile, aggravate dalla oggettiva impossibilità della vittima di opporre qualunque resistenza". Dalle indagini, si legge ancora nel provvedimento, è emerso "con indiscutibile chiarezza la totale carenza di capacità di autocontrollo" con "una assoluta disinvoltura nel porre in essere in modo sistematico condotte oltremodo censurabili e certamente incompatibili con la natura educativa e con la finalità di cura e assistenza correlate alla professione di 'educatrici', 'maestre'".
E poi la testimonianza di una stagista, che rivela un episodio agghiacciante. Un pomeriggio "io e un'altra stagista abbiamo chiesto alle maestre di poter far giocare i bambini con le palline di plastica morbida. Ricordo che i bambini si divertivano tantissimo. Durante l'attività ricreativa ho notato che due maestre hanno cominciato a lanciare palline di plastica contro i bambini, anche contro quelli più piccoli che ancora non sanno camminare bene. Quello che mi è rimasto impresso è stato che tra le due era nata una sorta di gara per chi colpiva alcuni punti del corpo associando a ogni punto colpito un punteggio".
La testimonianza, raccolta dai carabinieri di Legnano è contenuta nell'ordinanza cautelare a carico della direttrice e di cinque educatrici, tra i 26 e i 43 anni. "Oltre ad aver assistito al lancio delle palline mi è anche capitato di vedere entrambe le maestre lanciare contro i bambini le pantofole da loro indossate", ha aggiunto una delle sei giovani testimone che hanno segnalato per prime gli abusi nella struttura frequentata da bambini da zero a cinque anni.
Le indagini coordinate dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Maria Cardellicchio, sono partite proprio dalle segnalazioni di alcune studentesse di un istituto scolastico di Rho, che avevano svolto uno stage di due mesi tra marzo e l'inizio di maggio 2022 nella scuola di Vanzago (Milano). Le stagiste hanno riferito alle proprie docenti degli episodi di violenza fisica e verbale ai danni dei bambini cui avevano assistito in quella struttura. Il dirigente scolastico si era, quindi, rivolto ai militari dell'Arma.
Dalla raccolta di testimonianze e attività tecniche è stato ricostruito come le educatrici sistematicamente avrebbero nei confronti dei bambini usando anche espressioni volgari. Inoltre, li sbattevano per terra per costringerli a stare seduti o li svegliavano mettendoli in piedi sollevandoli bruscamente dai fianchi.
Alcuni bambini, anche a causa del soprannumero all'interno della struttura, venivano messi a dormire nei bagni o su materassi nel salone, talvolta completamente avvolti nelle coperte fin sopra alla testa. Se in preda al pianto, venivano ignorati anche per mezz'ora o chiusi nella stanza della nanna finché non smettessero.