AGI - É stata, verosimilmente, l’elevata velocità a far andare fuori strada la Fiat 500 bianca con cui hanno perso la vita Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri e Simone Ramazzotti, di 21 anni, Giulia Sclavo, deceduta poco dopo l'arrivo in ambulanza al Policlinico Umberto I, e Flavia Troisi, entrambe di 17.
A rivelarlo, nel primo bollettino ufficiale diramato dal terribile incidente avvenuto questa notte lungo la strada provinciale Nomentana, nel tratto urbano del Comune di Fonte Nuova, sono i carabinieri della compagnia di Monterotondo, comandati dal tenente colonnello Gianfranco Albanese.
I militari dell’aliquota radiomobile, coadiuvati dai colleghi delle stazioni di Mentana e Nerola, hanno ricostruito una prima, parziale dinamica dell’incidente che ha visto l’utilitaria perdere aderenza con l’asfalto, schiantarsi prima contro un palo della luce e poi contro un albero, prima di ribaltarsi diverse volte e di finire la sua corsa coricata su un fianco, distrutta.
La dinamica dell'incidente
“Per quanto sta emergendo dalle prime testimonianze – spiegano i carabinieri - i giovani sono stati fino a notte inoltrata in uno dei locali di Fonte Nuova prossimi al teatro della tragedia, e pare abbiano percorso quella strada a velocità elevata prima di perdere il controllo dell’auto".
Oltre alle testimonianze, i militari dell'Arma stanno acquisendo anche le numerose telecamere presenti nell’area ed al momento si esclude il coinvolgimento di altre autovetture. I carabinieri hanno dunque informato il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Tivoli, il quale "ha disposto che le salme la traslazione delle salme delle giovanissime vittime presso l’obitorio di medicina legale Roma La Sapienza, per i successivi esami autoptici”.
Inchiesta e sequestro dell'auto
L'automobile è stata posta sotto sequestro dalla procura di Tivoli, mentre la strada è rimasta chiusa in entrambi i sensi di marcia per diverse ore, per consentire ai soccorritori di effettuare le operazioni di rito. I ragazzi, secondo quanto si è appreso, sarebbero stati tutti residenti nella cittadina della provincia di Roma.
La procura di Tivoli ha aperto un fascicolo con l'indagine che, al momento, è a carico di ignoti. Gli accertamenti sono stati delegati ai carabinieri
16 anni fa un'analoga tragedia
La tragedia di questa notte lungo la strada provinciale Nomentana ha riportato alla memoria dei residenti di Tor Lupara, frazione del Comune di Fonte Nuova dove è avvenuto lo schianto, una tragedia analoga consumatasi nella notte del 22 maggio 2007 e nei giorni successivi. Con modalità incredibilmente simili. In quella notte, infatti, un'automobile con a bordo 5 ragazzi giovanissimi che tornavano a casa dopo una serata trascorsa insieme, perse improvvisamente aderenza con l'asfalto mentre viaggiava sempre nel tratto della Nomentana che attraversa l'abitato di Tor Lupara, nello stesso senso di marcia dell'auto schiantatasi questa notte, ma un chilometro e mezzo più indietro.
L'utilitaria andò a sbattere violentemente contro un platano situato sul lato della carreggiata opposta. Nello schianto morì sul colpo Veronica Gnisci, che all'epoca non aveva ancora compiuto 18 anni. Gli altri ragazzi morirono negli ospedali dove furono ricoverati d'urgenza: Mirko Petricone (19 anni) al Policlinico Umberto I e Simone Falchi (19 anni) all'ospedale Sandro Pertini di Roma, qualche ora dopo l'incidente; Emanuele Manili, pure lui 17enne all'epoca, fu dichiarato cerebralmente morto il giorno seguente, mentre il quinto ragazzo, Fabio Volpe, che nel 2007 aveva 19 anni, morì all'ospedale Sant'Andrea alcuni giorni dopo l'incidente.
Gli accertamenti autoptici effettuati sulle salme e i rilievi dei carabinieri sul luogo dell'incidente appurarono che i giovani non avevano consumato alcol durante la serata, lasciando ipotizzare un colpo di sonno dovuto all'ora notturna, oppure una manovra improvvisa del conducente per cercare di evitare un ostacolo apparso improvvisamente lungo la strada.