AGI - Nel 2022 record in Italia di donazione di organi, tessuti e cellule emopoietiche e in aumento sono i trapianti. Per la prima volta le donazioni di organi solidi hanno superato la soglia di 1.800 in un anno, sono state 1.830 (di cui 1.461 da donatori deceduti), con un incremento del 3,7% rispetto all'anno precedente, confermando così il trend di crescita, ultimando il totale recupero dei livelli di attività precedenti all'emergenza Covid.
Con l'aumento delle donazioni anche un aumento dei trapianti: il numero complessivo è stato di 3.887, quasi 100 in più sul 2021 (+2,5%), secondo miglior risultato di sempre. I trapianti hanno riguardato in particolare fegato e polmone. Sempre in fatto di donazione, inoltre, in molti casi sono state registrate le migliori performance assolute mai prima d'ora ottenute dal sistema trapiantologico nazionale.
I dati sono contenuti nel report annuale del Centro nazionale trapianti illustrati nel corso di una conferenza stampa - che ha visto inizialmente la presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, il quale ha poi lasciato il tavolo per un impegno istituzionale già programmato - tenuta dal direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo, con il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro.
Un risultato che in particolare è frutto - è stato subito evidenziato - di un nuovo aumento delle donazioni potenziali segnalate in rianimazione (sono state 2.262, con un incremento del 4,1%). Risulta quindi che il tasso nazionale di donazione per milione di popolazione (pmp) è il più alto di sempre in Italia, 24,7, e questo colloca il Paese ai vertici europei, preceduto dalla Spagna e davanti alla Francia.
La regione più 'donatrice' è stata la Toscana (49,3 donatori pmp), e una significativa crescita la registra l'Emilia Romagna (46 donatori pmp, con un +8,8 sul 2021), buono il risultato del Veneto (36,3 donatori pmp, +6,2). Resta invece ancora indietro il Centro-Sud, con appena qualche segnale di crescita nel Lazio, in Campania e in Calabria.