AGI - Hanno circa trent'anni i tifosi di Paganese e Casertana arrestati in flagranza differita, nelle scorse ore, da Polizia e Carabinieri dopo i disordini avvenuti domenica scorsa lungo il percorso che conduce allo stadio comunale 'Marcello Torre' di Pagani, nel Salernitano, quando è stato dato alle fiamme anche un autobus che trasportava una cinquantina di supporter della squadra ospite.
Alcuni dei tifosi arrestati erano stati, in passato, colpiti da provvedimenti di Daspo. "Si è evitata la strage - rileva il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, incontrando la stampa - perché, se malauguratamente le portelle dell'autobus non si fossero aperte, avremmo rischiato un rogo di tante persone".
Al lavoro c'è anche la squadra Tifoserie della Digos e "stiamo valutando l'appartenenza" dei tifosi, "ma - aggiunge - al di là di essere 'cani sciolti' o essere parte di una organizzazione di tifosi, la faccenda e' inaudita che ha messo a repentaglio la vita di 50-55 tifosi di altra squadra che erano nel pullman". Ad ogni modo, per il questore, si tratta di "violenti" perché "lo sport non è questo, lo sport è socialità, è convivenza. Non hanno dimostrato di saper convivere con altri".
Sull'ipotesi di un provvedimento da parte del ministro dell'Interno, come avvenuto dopo gli scontri sull'A1 tra tifosi di Napoli e Roma, Conticchio chiarisce che "questa è una decisione che spetta al signor ministro dell'Interno, il prefetto Piantedosi. Noi siamo in questo momento esecutori di quello che la normativa prevede. Abbiamo messo in campo tutte le forze necessarie per addivenire subito alla identificazione di questi violenti".
Quella tra Paganese e Casertana, gara del girone G del campionato di serie D, "era una partita attenzionata - conclude il questore - l'avevamo valutata e avevamo predisposto un adeguato servizio di ordine pubblico".
"L'indomani mattina, a poche ore da quello che era accaduto - spiega il questore - ho avuto un incontro con il procuratore capo di Nocera Inferiore, Centore, per fare il punto della situazione. Noi eravamo già pronti, nella mattinata, per arrestare le persone. Per questioni legate alla cattura di tutti, abbiamo atteso qualche ora in più. Ma, già dal mattino, eravamo pronti e abbiamo dimostrato il tempismo dell'attività svolta dai carabinieri, dalla polizia di Stato e dalla Digos nella ricostruzione degli episodi".
L'indagine non è conclusa, infatti "contiamo di concludere l'attività investigativa a breve", anticipa Conticchio, chiarendo che "la finalità dell'arresto ritardato è di carattere social-preventivo. Noi, con questo, abbiamo voluto dare anche un segnale di prevenzione e di monito agli altri". "Allo stadio - evidenzia - non si va armati di spranghe, non si va incappucciati e non si cacciano fuori le cinte dai pantaloni".
Sui fatti di Pagani interviene anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. "Alcuni degli artefici di questo ultimo episodio molto grave sono stati assicurati alla giustizia, almeno individuati, denunciati e arrestati. Questo per quanto riguarda le sanzioni penali - spiega -. Per quanto riguarda invece le sanzioni sportive ne parleremo a breve, nell'ambito dell'apposito organismo ministeriale. Ci saranno sanzioni sicuramente molto severe nei confronti delle due società specifiche". Piantedosi annuncia anche che sarà alzato il livello di attenzione da parte degli organismi preposti. "Talvolta quando ci sono segnali premonitori di queste violenze - conclude - dobbiamo avere la capacità di evitare che si verifichino".
"La risposta dello Stato è stata immediata". A sottolinearlo, con l'AGI, è il procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore, Antonio Centore, dopo gli scontri tra tifosi di Paganese e Casertana e l'arresto in flagranza differita di nove tifosi delle scorse ore. "Non si può andare a vedere le partite di calcio come se fosse una battaglia o una guerra. Questo ha allontanato da anni le famiglie dagli stadi", constata Centore, evidenziando che, "accanto alla giustizia ordinaria, deve esserci un'adeguata risposta del potere sportivo".
Il capo dei pm nocerini non entra nel merito dell'indagine, ma conferma che "siamo al lavoro per individuare gli altri partecipanti agli scontri". E assicura che, "per quanto di nostra competenza, la risposta sarà adeguata rispetto al livello di violenza messo in campo. Non dipendono da noi le decisioni, noi facciamo richieste".
Dei nove arrestati, 7 sono tifosi della Paganese e 2 della casertana. Alcuni già in passato sono stati colpiti da Daspo. Al momento dei disordini avevano il volto coperto da passamontagna. Sono indagati a vario titolo per possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, di resistenza a un pubblico ufficiale, rissa, devastazione. Sono accusati anche dell'incendio di un pullman di tifosi della compagine casertana e del danneggiamento di un edificio e di beni nell'area circostante, nonché del ferimento di uno dei carabinieri intervenuti. Il pm di turno della procura di Nocera Inferiore ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa della fissazione dell'udienza di convalida.