AGI - "E' notizia di ieri che Matteo Messina Denaro è stato tradotto presso il carcere di massima sicurezza de l'Aquila, e poiche' tutti i suoi beni sono stati congelati, l'amministrazione carceraria gli avrebbe concesso un sussidio per l'acquisto di viveri e giornali. E' ovvio che tale notizia crei sconcerto, specie se consideriamo che da quando è stato arrestato le sue condizioni di salute sembrano essere improvvisamente precipitate". Lo dice all'AGI Sonia Alfano, ex presidente della commisione parlamentare Antimafia e figlia del giornalista Beppe, assassinato dalla mafia nel 1993.
Alfano sottolinea: "Le testimonianze raccolte nel paese in cui abitava, il viagra e gli abiti di lusso trovati nella sua abitazione, descrivono invece un uomo in ottime condizioni, che fino a qualche giorno fa era addirittura andato in pizzeria, e che conduceva una vita normale. Sono circostanze - osserva - che ci raccontano un Messina Denaro aitante e piuttosto difficile da immaginare in fin di vita.
Alla luce del fatto che le cure mediche e il sussidio per i suoi acquisti saranno pagate dai contribuenti italiani, e quindi anche da noi familiari di vittime innocenti della mafia, dalle forze dell'ordine e da tutti gli italiani onesti, - prosegue Sonia Alfano - Matteo Messina Denaro dimostri di avere un sussulto di dignità e di onore, guadagnandosi per la prima volta in vita sua onestamente, ciò che lo Stato gli sta concedendo. Essere persone d'onore significa essere rispettabili ed oneste, collabori con la giustizia, si penta, faccia arrestare chi in 30 anni ha garantito la sua latitanza, piuttosto che fare il parassita sulle spalle degli italiani onesti".