AGI - Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha raccomandato "massima severità" nelle sanzioni in fase preventiva contro le tifoserie violente nel corso di un vertice oggi al Viminale con il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, e i vertici di Figc e Lega calcio. Il messaggio che trapela è in linea con quanto già anticipato e cioè che saranno date "all'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive indicazioni improntate alla massima precauzione", anche se al momento non sarebbero allo studio nuove norme.
Intanto, però, è polemica per le scarcerazioni dei quattro ultras, tre romanisti e un napoletano, arrestati dalle forze dell'ordine dopo gli incidenti di domenica scorsa sull'A1, all'altezza dell'area di servizio di Badia al Pino, in provincia di Arezzo, la stessa dove nel 2007 era morto il tifoso laziale Gabriele Sandri. Oggi il gip del tribunale di Napoli ha rimesso in libertà un ultras 35enne del gruppo partenopeo Brigata Carolina.
Ieri era stato il gip di Roma a non convalidare l'arresto per due ultras romanisti non riconoscendo l'urgenza e la necessità per l'arresto in flagranza differita come la legge prevede in caso di violenza negli stadi. Anche per il tifoso giallorosso di 43 anni ferito nel corso degli incidenti sull'A1 e arrestato per rissa aggravata il giudice ha disposto solo l'obbligo di firma e l'obbligo di dimora nel comune di residenza.
Per il portavoce dell'Associazione nazionale dei funzionari di polizia, Girolamo Lacquaniti, "le mancate convalide degli arresti effettuati dopo gli scontri in A1 ad Arezzo sono un fatto tecnicamente grave, non solo e non tanto per i tre soggetti rimessi in libertà ma perchè di fatto il gip ha sconfessato una norma finalizzata ad intervenire in modo specifico ed efficace nel difficile settore dei reati da stadio'".
Piantedosi aveva già ricordato che "ci sono identificazioni in corso" assicurando che "ci saranno decine di provvedimenti individuali: oltre a procedimenti penali, ci sono anche Daspo ed altri provvedimenti amministrativi". Gli investigatori sono arrivati ai quattro ultras fermati dopo aver visionato le immagini di sorveglianza lungo il tratto autostradale e aver individuato le targhe di alcuni van utilizzati dai ragazzi delle due tifoserie per raggiungere l'area di servizio Badia al Pino.
Per i funzionari di polizia "o il gip ha preso un clamoroso abbaglio e sarà allora la procura a provvedere in modo coerente, oppure la norma contiene un vulnus che consente agli avvocati di disinnescare una norma che ha una importanza straordinaria per garantire una risposta adeguata da parte dello Stato a fronte di una dissennata forma di criminalità".