AGI - Strage di pedoni sulle strade italiane. Nel 2022, primo anno del post emergenza Covid, secondo lo speciale Osservatorio dell'Asaps (Associazione sostenitori e amici polizia stradale) ne sono morti 307 (108 donne e 199 uomini), una media di 25 al mese: si tratta di una stima preliminare, che non comprende i decessi avvenuti in ospedale a distanza di tempo
.Nel 2021 i pedoni investiti e uccisi secondo le prime stime Asaps erano stati 271, l'anno prima 240. Dei 307 pedoni morti l'anno passato, 257 erano cittadini italiani e 50 stranieri.
OVER65 I PIU' A RISCHIO
Dall'analisi dell'Asaps sull'età dei deceduti, emerge che ben 14 avevano meno di 18 anni, il piu' piccolo solo 3 mesi, un altro 15 mesi, altri due solo 2 anni: quasi tutti investiti sulle strisce in compagnia dei genitori. Ma è tra gli ultra65enni che si conta ancora una volta il maggior numero di vittime, con 116 decessi (il 37,7% del totale): 59 avevano oltre 80 anni, uno 96, travolto anche lui sulle strisce.
Ben 11 i casi di pedoni investiti e uccisi mentre andavano a gettare la spazzatura, soprattutto nelle ore serali e notturne. "Si conferma - sottolinea l'Osservatorio - un altissimo rischio per i pedoni più anziani, caratterizzati da minori riflessi, lentezza nei movimenti e soprattutto percezione del pericolo limitata, rispetto ad una persona più giovane".
DICEMBRE 'MESE NERO'
Il numero più elevato di decessi l'anno scorso è stato registrato a dicembre, con ben 40 vittime, seguito da gennaio con 31: ad incidere negativamente sono ovviamente le giornate più corte e la minore visibilità.
I mesi con minor numero di decessi sono stati giugno, agosto e settembre con 20. Molti i pedoni morti negli ultimi tre mesi del 2022, ben 91.
DISTRAZIONE KILLER
Nei 307 decessi della stima preliminare riferita al 2022, si è accertato nella immediatezza del sinistro che in 22 casi il conducente investitore era ubriaco e in altri 10 aveva assunto sostanze stupefacenti. In ben 42 occasioni il conducente è fuggito (49 i casi accertati l'anno precedente, 33 nel 2020), lasciando la vittima a terra esanime, senza prestare soccorso: in pratica, "ogni 7 incidenti mortali con pedoni, uno è provocato da un 'pirata della strada'". Per fortuna, grazie ad indagini tecnologiche, potenziamento della videosorveglianza e utili testimonianze, nell'80% dei casi questi soggetti vengono individuati dagli organi di polizia stradale ed assicurati alla giustizia, con processi anche più rapidi rispetto al passato.
A preoccupare è anche il numero di sinistri provocati dalla guida distratta, responsabile secondo i rilievi dell'Asaps del 25% delle morti: sotto accusa l'uso indiscriminato del cellulare alla guida, soprattutto nella messaggistica istantanea e nelle dirette sui social network.
LOMBARDIA MAGLIA NERA
Le regioni più a rischio nel 2022 sono risultate la Lombardia con ben 52 pedoni morti (a fronte dei 29 del 2021) e il Lazio con 41 (rispetto ai 37 del 2021), seguita dal Veneto con 32, dall'Emilia Romagna con 27, dalla Toscana con 25, dalla Campania con 23 e da Puglia e Piemonte con 19. In fondo all'elenco l'Umbria con un decesso e Valle d'Aosta, Molise e Basilicata con nessun pedone morto.
Cinque i sinistri con 2 vittime, in aumento rispetto ai due episodi del 2021. Tragici i casi di marito e moglie e di nonni investiti e uccisi mentre accompagnavano i nipoti: due gli investimenti nei garage di casa con l'auto non correttamente frenata che ha travolto i proprietari.
RICOVERI IN CODICE ROSSO
Oltre 1.200 i casi, in netto aumento rispetto al 2021, in cui il pedone e' stato ricoverato in 'codice rosso' presso le rianimazioni e i reparti di terapie intensiva, dove poi alcuni sono deceduti, mentre altri sono stati salvati dai sanitari ma hanno riportato lesioni permanenti, con un costo sociale di molti milioni di euro.
I VEICOLI INVESTITORI
-Nel 2022 la maggior parte degli investitori era alla guida di auto, ma in 52 casi si è trattato di autocarri (5 i pedoni travolti e uccisi da mezzi delle nettezza urbana), in 15 casi di motocicli, in 6 di autobus (il doppio del 2021) ma anche di un camper, di una microcar, di due biciclette e di un carro-attrezzi. Ben sette i decessi tra operai al lavoro nei cantieri.