AGI - Un grande Papa teologo, maestro di omelie "paragonabili a quelle, splendide, di Leone Magno", che ha speso la sua vita e il suo pontificato a difendere la verità, con obiettivi e principi saldi e chiari, anche se poi "i risultati non sono stati quelli che si attendeva".
Sandro Magister, storico vaticanista dell'Espresso da quasi 50 anni, conversando con l'AGI ricorda la figura di Joseph Ratzinger, scomparso oggi, e lo definisce "un papa estremamente misurato, di grande finezza ma inflessibile. È l'inflessibilita' il carattere fondamentale del suo pontificato, lucidità e linearità nella via da percorrere. Un formidabile difensore della fede in un mondo in cui viene accantonata. E difensore anche della ragione, oserei dire illuministica, in un mondo in cui tutto è relativo e tutto si perde".
Non a caso, ricorda Magister, "il suo motto da cardinale era 'Collaboratore della Verità': aveva scommesso tutto sulla verità, quella a cui il mondo attuale non crede".Poi il crepuscolo del pontificato, con le drammatiche dimissioni: "I risultati non sono stati quelli che auspicava - ammette il vaticanista - ma aver tenuta alta questa scommessa, averci creduto sempre, è un'eredità che rimarrà".
Dopo le dimissioni, la convivenza tra i due Papi: "Il rapporto con Bergoglio non era polemico, anzi - racconta Magister - ma è evidente che le strade che percorreva il nuovo Papa erano diverse da quelle del precedente. E indubbiamente Ratzinger era diventato da Papa emerito un punto di riferimento per una certa 'opposizione', non quella radicale ed estremista ma sicuramente quella di frange che nella Chiesa vedevano in lui la guida di un cammino meno confuso e a tentoni di quello di Papa Francesco".
Ma tra un secolo, nei libri di storia, Benedetto XVI non sarà solo ricordato come il Papa di un nuovo, clamoroso 'gran rifiuto': "Era una grande guida della Chiesa - spiega Magister, che tra i vari libri scritti annovera anche la pubblicazione di tre volumi contenenti le omelie tenute da Benedetto XVI dal 2008 al 2010 - e soprattutto un grande autore di omelie. Sono tutte di grandissima qualità, paragonabili solo al più grande omelista della Chiesa, San Leone Magno".