AGI - Infortuni sulle piste da sci e rischio valanghe 'moderato' di grado 2 sulle montagne del Trentino Alto Adige in questi primi giorni delle vacanze natalizie tornate sui numeri di presenza dei vacanzieri come nell'epoca pre pandemia di coronavirus. Il giorno di Natale uno scialpinista è morto travolto da una valanga in Val Senales e in Austria, a Lech/Zuers, una slavina ha fatto temere il peggio con quattro persone che sono state salvate dopo essere state recuperare dalla massa nevosa.
Gli incidenti sulle piste da sci - anche oggi pomeriggio l'afflusso ai pronto soccorso degli ospedali è elevato (circa 40 entrate a Merano, Bressanone e Brunico) - ed il pericolo valanghe, mettono sempre più in allerta i soccorritori pronti ad intervenire via terra ma anche via cielo con gli elicotteri.
In Trentino Alto Adige il bollettino odierno indica un pericolo valanghe 'moderato' di grado 2 sopra i 2.200 metri su una scala che va da 1 (debole) e 5 (molto forte). Il pericolo è 'moderato' sulle Dolomiti altoatesine e trentine ma anche sul versante sud delle montagne di confine, Adamello - Presanella e Brenta. Come riferiscono gli esperti che si occupano di valanghe, "gli strati deboli presenti nella neve vecchia rappresentano la principale fonte di pericolo e in alcuni punti le valanghe possono subire un distacco specialmente sui pendii molto ripidi esposti a ovest, nord ed est". Sulle montagne di confine, soprattutto in territorio austriaco, sui pendii ripidi esposti a ovest, nord ed est al di sopra dei 2200 metri, come pure sui pendii ripidi esposti a sud in alta montagna, il grado di pericolo è pari a 3 'marcato'. Come ricordano sempre i soccorritori, "a provocare il distacco della valanga può essere anche un solo sciatore".