AGI - Il sequestro di Danilo Valeri - il 20enne rapito davanti a un ristorante a Tor di Quinto nella notte tra giovedì e venerdì e liberato dopo qualche ora - ha prepotentemente riportato alla luce un fenomeno nascosto: le estorsioni. Lo ha fatto la procura di Roma aprendo un fascicolo di inchiesta sulla vicenda per sequestro di persona a scopo di estorsione. Su questo episodio le indagini sono ancora in corso, ma in generale quante sono le vittime di questo tremendo reato ogni anno? Certo è che - leggendo la relazione delle procure del distretto di Roma a inizio 2022 - si tratta di un fenomeno in crescita.
La tabella è chiara: nell'anno 2021, infatti, sono ben 111 i fascicoli iscritti a 'noti', quindi con indagati e 48 a 'ignoti'. In netta crescita ogni anno dal 2011 quando erano 'solo' 67 i fascicoli con indagati e 22 quelli senza alcuna iscrizione. Nel 2020 - anno dove l'Italia è stata colpita per prima e più duramente dalla Pandemia da Covid-19 - sono stati invece 103 i fascicoli di indagine con persone iscritte sull'apposito registro.
Gli episodi, ovviamente, sono molti di più, ma la grande difficoltà è quella di far parlare le vittime che, molto spesso, preferiscono non denunciare per evitare ripercussioni, nel caso della criminalità organizzata, o per vergogna, basti pensare alle estorsioni via web. Da rimarcare che numerose indagini di carabinieri e polizia sono state attivate a seguito di sempre più frequenti episodi di incendio e danneggiamento in danno di esercizi pubblici e attività imprenditoriali.
Alle volte al fenomeno delle estorsioni si accompagna quello dell'usura che, però, resta ancora più sommerso. "Attraverso i finanziamenti usurari si determinano, nei casi più gravi, dinamiche di penetrazione nell'economia legale da parte di soggetti, spesso di spiccata levatura criminale, che mirano ad acquisire forme di supremazia e/o controllo finanziario in specifici settori commerciali o imprenditoriali", spiegava nella relazione dell'anno giudiziario 2022 - riferita al gennaio-luglio 2019 - il nuovo procuratore generale, Antonio Mura. E spesso sono i clan radicati sul territorio della Capitale a rendersi responsabili di episodi di estorsione.
I Casamonica - famiglia rom con diversi componenti condannati per mafia - ad esempio che, negli anni, si sono impadroniti della periferia sud della città, dalla Romanina all'Anagnina, dalla Tuscolana a Porta Furba fino a Frascati, Grottaferrata e Monte Compatri. Operativi in diversi settori criminali - tra i quali il traffico di droga, le intestazioni fittizie di beni ed attività commerciali, la disponibilità di armi -, ma specializzati in usura ed estorsioni.
Ma non solo. In questi anni per gli stessi reati sono balzati all'onore delle cronache anche gli Spada di Ostia che dei Casamonica sono parenti. Proprio sul litorale laziale avevano messo in piedi un giro di estorsioni e di gestione del racket delle case popolari con giri di affari enormi. Ma anche a Roma nord-ovest esiste uno spaccato di criminalità non indifferente. Forse meno conosciuto, ma non per questo meno pericoloso. A Montespaccato a comandare è la famiglia Gambacurta e i reati sono sempre gli stessi: si va dell'usura all'estorsione. Poi esistono gli episodi singoli: sono decine gli arresti effettuati dalle forze di polizia, coordinate dalla procura di Roma, ogni giorno. E la sensazione è che non accenni a fermarsi.