AGI - Culmina con lo sciopero generale la settimana di mobilitazioni e manifestazioni indetta da Cgil e Uil contro "una manovra sbagliata". La parola d'ordine è: "rimettere al centro il lavoro". Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sarà a Roma dove concluderà la manifestazione regionale alle 10 in piazza Madonna di Loreto (piazza Venezia). Manifestazioni anche a Napoli, in piazza del Plebiscito, a Firenze con un corteo da piazza dell'Unità italiana a via Martelli, a Genova in Piazza Acquaverde, di fronte alla stazione di Genova Principe e in molte altre città.
In giornata si fermano soprattutto i trasporti, con lo stop di autobus, metro e treni che rischia di mandare in tilt le grandi città, a partire da Roma, Milano e Napoli già alle prese col maltempo. Nella Capitale manifestano anche i pensionati dello Spi-Cgil. Incrociano le braccia i lavoratori di Lazio, Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana. Ieri ad astenersi dal lavoro sono stati le lavoratrici e i lavoratori di Abruzzo, Marche e Piemonte. E si ferma anche la scuola, con mobilitazioni per l'intera giornata negli istituti pubblici e privati dell'istruzione e della ricerca.
Le ragioni dello sciopero
La Cgil ricorda che si tratta di uno sciopero per chiedere di aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro per recuperare almeno una mensilità, e introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all'inflazione (cosiddetto recupero del drenaggio fiscale). E ancora: per dare tutele a tutte le forme di lavoro, assegnando ai Ccnl un valore generale, sancendo così anche un salario minimo e diritti normativi universali; di eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo; una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività; la tassazione degli extraprofitti che generi risorse per un contributo straordinario di solidarietà.
Tra le altre richieste dei sindacati: la rivalutazione delle pensioni, risorse per il diritto all'istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta affrontando gli effetti drammatici della pandemia. E poi cancellare la Legge Fornero e introdurre: l'uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e 'poverè, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l'uscita con 41 anni di contributi.
Disagi per tram, metro e bus. ma anche per treni e taxi
Tram, metro e bus sono a rischio dalle 18 alle 22. A Roma le ripercussioni sul servizio pubblico potrebbero esserci tra le 20 e la mezzanotte. Possibiuli disagi poi nel trasporto ferroviario, con lo stop indetto da mezzanotte fino alle 21 di oggi. Trenitalia ha annunciato che saranno garantiti i treni dalle 6 alle 9 del mattino e ealle 18 alle 21. Italo ha pubblicato sul sito l'elenco dei treni garantiti e di quelli a rischio. Fermi dalle 9 alle 13 anche i mezzi di Trenord, con la garanzia di circolazione dei soli treni in partenza entro le 9 e con arrivo alla destinazione finale entro le 10. A rischio anche taxi e auto a noleggio con conducente, dalle 9 alle 13. Su tutte le autostrade, poi, continua per tutta la giornata lo sciopero dei benzinai, che termina alle 22.
Il trasporto regionale nel Lazio
"Sciopero regionale di 4 ore, con astensione dalle prestazioni lavorative dalle 20 alle 24". Lo comunica l'azienda di trasporto Cotral in una nota, assicurando che per quanto riguarda le corse bus "saranno garantite fino alle ore 20 e quelle in programma a partire dalle 24". Per le linee ferroviarie Metromare e Roma-Viterbo, il personale "garantirà il servizio fino alle 20 quelle in programma a partire dalle 24". "Tutte le informazioni sulla modalità di sciopero saranno disponibili sul sito internet cotralspa.it e sull'account Twitter@BusCotral", conclude la nota.
Milano e la Lombardia
Mezzi pubblici locali fermi a Milano tra le 18 e le 22 di oggi. Nella fascia oraria interessata si fermano bus, tram e metro, mentre i taxi sciopereranno dalla 9 alle 13. Per Linee Autoguidovie i bus potrebbero risentire dello sciopero tra le 18 e le 22, mentre la funicolare Como-Brunate potrebbe registrare disagi fra le 8:30 e le 12:30.
Le altre regioni
Toscana. Fermo il trasporto pubblico locale per quattro ore, ma con orari diversi in ogni città: Firenze dalle 18 alle 22, Prato, Livorno e Lucca dalle 17.30 alle 21:30, Arezzo, Grosseto e Siena dalle 8.30 alle 12.30, infine, Massa Carrara dalle 11 alle 15.
Campania. A Napoli il trasporto pubblico locale sarà fermo per l'agitazione sindacale dalle 9 fino alle 13, con ripercussioni in tutta la regione.
Emilia-Romagna. Scuole e università si fermano per tutta la giornata. Per il personale viaggiante dei servizi automobilistici e filoviari Tper di Bologna e Ferrara (bus e corriere) lo sciopero è indetto dalle 11,30 alle 15,30.
Liguria. Trasporto pubblico urbano fermo in diverse fasce orarie: da inizio servizio alle ore 5,30, dalle 9,30 alle 17 e dalle 21 sino a fine servizio. Il trasporto pubblico extraurbano non sarà operativo da inizio servizio alle 6, dalle 9 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Per la ferrovia Genova-Casella verrà attivato un bus sostitutivo con astensione dal lavoro dalle 11,30 alle 15,30. Sarà comunque garantito in ambito urbano il servizio per le persone portatrici di handicap mentre a livello provinciale il servizio di trasporto sarà garantito nell'ambito dei servizi convenzionati dedicati alle persone portatrici di handicap e anziani. Incrociano le braccia anche i lavoratori di porti e logistica, con i marittimi che effettueranno 4 ore di ritardo partenza nave, mentre per i rimorchiatori saranno fermi per 12 ore, fatti salvi i servizi essenziali.
Molise. Sciopero del trasporto pubblico con i mezzi urbani che si fermeranno per quattro ore, dalle 19,30 alle 23,30. A rischio i taxi, che hanno annunciato di scioperare per l'intera giornata.