AGI - Una chat su un sito di incontri per adulti potrebbe essere la chiave per dare un nome e un volto al killer che ieri ha ucciso le due cittadine cinesi e la 65enne colombiana nel quartiere romano di Prati. Al vaglio degli investigatori impegnati nelle indagini ci sarebbe infatti anche la chat su una piattaforma di incontri a cui era iscritta la 65enne - descritta come una persona solare da tutti e con una figlia appena maggiorenne - uccisa nel seminterrato di via Durazzo 38.
Al momento non c'è traccia dell'arma usata per uccidere le tre donne e si stanno passando al setaccio anche i cassonetti presenti nella zona. Dalle testimonianze raccolte finora non sarebbe emerso un identikit dell'aggressore. Su questo punto l'analisi delle telecamere presenti nel quartiere e dei tabulati potrebbe fornire elementi utili cosi' come anche l'esame delle impronte rilevate ieri dalle Polizia scientifica.
Dalla modalità con cui sono stati compiuti gli omicidi, avvenuti a breve distanza, in un arco temporale ristretto e con ferite simili, non si esclude che possa essersi trattato di un piano premeditato. Le due vittime cinesi non sono state ancora identificate - una sarebbe però più giovane, di circa 25 anni, mentre l'altra sui 45 - e accertamenti sono in corso anche sulla proprietà dell'appartamento di via Riboty. Sui tre omicidi indaga la polizia, coordinata dalla procura di Roma.
I pm della Capitale hanno formalmente aperto due fascicoli per omicidio volontario aggravato. L'autopsia punta anche a chiarire se le ferite mortali sul corpo delle tre vittime siano state inferte con lo stesso tipo arma.
La prima vittima è la donna colombiana
È quello di Marta Castano Torres, colombiana di 65 anni, secondo quanto accertato dagli inquirenti, il primo degli omicidi. A distanza di poco tempo è avvenuto, poi, il duplice delitto al primo piano di via Riboty.
Chi indaga avrebbe ricostruito quanto avvenuto al primo piano dello stabile che confina con piazzale Clodio. L'uomo si è appartato con una ragazza per avere un rapporto durante il quale l'avrebbe aggredita. Sentendo il trambusto la seconda donna presente sarebbe intervenuta per bloccarlo, ma il killer l'ha accoltellata a morte. In quel frangente l'altra ragazza ha tentato la fuga ma e' stata raggiunta sul pianerottolo e colpita.
Al vaglio degli inquirenti anche eventuali tracce del Dna presenti sui corpi delle donne che potrebbe aver lasciato il killer. I pm hanno affidato alla polizia una serie di verifiche e attivita' istruttoria con l'ascolto di numerosi testimoni che pero' non avrebbero fornito un "identikit" dell'aggressore.