AGI - Pasquale Angellotti, 54 anni, detto 'Lino 'o cecato", è stato ucciso in un agguato a Napoli. Il cvorpo è stato trovato in un'auto di una traversa in via Liguria. Pluripregiudicato, era libero da quattro anni e a lungo è stato il braccio destro dei fratelli Lo Russo. Da oltre un anno gestiva il clan dei Capitoni egemone nel quartiere di Miano.
Angellotti è stato imputato per il duplice omicidio di Salvatore Manzo e Giuseppe D'Amico, avvenuto nel giugno del 2004, e per l'omicidio di Raffaele Calcagno, nel comune di Ercolano. In entrambi i processi è stato poi assolto.
Era nella sua auto quando è stato affrontato dai sicari in una strada stretta del quartiere. Ha tentato di sfuggire all'agguato, come testimonia la marcia ingranata, ma non c'è riuscito. Almeno 9 i colpi sparati attraverso i vetri della 500X. Diversi quelli andati a segno. Oltre ai rilievi della polizia Scientifica, gli agenti stanno anche acquisendo eventuali immagini da telecamere di videosorveglianza dell'area.
L'area è stata recintata per tenere lontani i curiosi. Il silenzio spettrale che è calato sull'intera zona, pur affollata di curiosi, è stato interrotto solo dalle urla di rabbia e dolore della moglie e del figlio della vittima. "Ci hanno fatto un' altra cattiveria, ora devo sparare a tutta Miano e voglio andare in galera", ha urlato il figlio nel silenzio generale.