AGI - Sulle migrazioni "ancora una volta Papa Francesco fa appello al buon senso, ma non utilizziamo il Papa come copertura di scelte politiche". Così monsignor Francesco Savino, vicepresidente della Cei, alla presentazione del rapporto Italiani nel mondo di Migrantes.
Il discorso del Pontefice, ha sottolineato Savino è "serio, responsabile ed evangelico". "Se non vogliamo che i mari, soprattutto il Mar Mediterraneo, diventi sempre di più un cimitero liquido senza lapidi ma forse il cimitero più grande, noi dobbiamo salvare, custodire e tutelare gli immigrati e l'Europa non lasci sola l'italia. Questo è fondamentale e qui si gioca la civiltà dell’Europa e la democrazia non solo in Italia ma anche in Europa".
"Ho paura quando sento parlare di 'accoglienza selettiva', non so cosa significhi questo aggettivo. E sono preoccupato quando sento parlare e dire che alcuni di questi immigrati sono 'carichi residuali'. Qui si gioca la democrazia matura almeno a livello europeo" ha detto Savino. "Se chiediamo per nostri italiani accoglienza e uguaglianza dobbiamo avere lo stesso vocabolario per i fratelli e le sorelle che vengono in Italia", ha sottolineato Savino.
Sbarco a Reggio Calabria
Intanto, è stato autorizzato nel porto di Reggio Calabria lo sbarco di circa 90 persone dalla nave 'Rise Above' arrivata questa mattina. I naufraghi sono stati recuperati in operazione SAR nel mare Jonio. Gli immigrati saranno temporaneamente ospitati nella palestra di una scuola cittadina e successivamente saranno smistati nei centri di accoglienza.
Quasi 500 in salvo a Pozzallo
Si sono concluse alle 2.30 di notte le operazioni di sbarco a Pozzallo dei migranti dal rimorchiatore Nos Aries. Si tratta di una parte dei migranti messi in salvo ieri a circa 15 miglia al largo delle coste siracusane mentre si trovavano su un motopeschereccio sovraffollato e a rischio naufragio. Con l'approdo del rimorchiatore di questa notte, avvenuto intorno all'una, a Pozzallo, con 186 migranti il conteggio complessivo è di 497 migranti messi in salvo nell'operazione che ha coinvolto 3 mezzi militari - due motovedette, la cp323 della Guardia costiera, la G79 "Barletta" della Guardia di Finanza e il pattugliatore Frontex Rio Arlanza della Guardia civil spagnola - e due mezzi civili: il rimorchiatore Nos Aries e un cargo delle Isole Marshall che ha fatto da ridosso a protezione dell'operazione sar e una volta conclusa ha poi abbandonato la scena del soccorso. I tre mezzi militari hanno portato ad Augusta 311 persone nel pomeriggio di lunedì.
Sul rimorchiatore Nos Aries arrivato a Pozzallo c'era anche una mezza dozzina di militari italiani, salita a bordo dopo un accenno di protesta. I migranti, dopo avere stazionati per alcune ore a poche miglia da Augusta per alcuni trasbordi, avendo compreso che avrebbero invece continuato a navigare fino a Pozzallo, temevano di essere riportati in Libia. La Nos Aries è arrivata a Pozzallo da Augusta dopo altre 5 ore di navigazione toccando terra all'una. Dopo i controlli dell'Usmaf a bordo, e in banchina del personale dell'Azienda sanitaria locale, lo sbarco si è concluso alle 2.30 con il ricovero di un uomo con la sospetta frattura di una caviglia. Le nazionalità dichiarate sono Egitto, Palestina e Bangladesh; diversi nuclei famigliari siriani con figli a seguito, 55 i minori (44 bambini e 11 bambine). Tra i migranti anche 24 donne.