AGI - Alcuni esponenti delle ex Brigate Rosse sono stati interrogati in questi giorni nell'ambito dell'indagine della Procura di Torino sulla morte di Margherita 'Mara' Cagol e del carabiniere Giovanni D'Alfonso. Lo riferiscono fonti investigative all'AGI.
Della nuova indagine si era saputo nel novembre scorso quando l'avvocato Sergio Favretto aveva depositato in Procura a Torino un esposto basato su ricerche negli archivi di Stato, nelle segrete dei tribunali e tra i documenti della commissione Moro.
Favretto è il legale del figlio di Giovanni D'Alfonso che venne ucciso in un conflitto a fuoco con le Brigate Rosse alla Cascina Spiotta, ad Arzello, dove c'era la prigione di un commando in cui, dopo il rapimento, era tenuto nascosto Vittorio Vallarino Gancia, il re dello spumante. Nella sparatoria del 5 giugno del 1975 perse la vita anche Margherita "Mara" Cogol, 30 anni, moglie di Renato Curcio e capo della colonna torinese delle Br.
Analisi dei Ris sulla macchina da scrivere di "Mister X"
Tra gli accertamenti svolti dal Ris di Parma nell'ambito della nuova indagine sulla sparatoria seguita al sequestro Gancia del 1975, è stata analizzata una macchina da scrivere che sarebbe stata usata da un brigatista riuscito a fuggire e mai identificato. Lo riferisce all'AGI l'avvocato di Bruno D'Alfonso, figlio del carabiniere ucciso.
La macchina da scrivere fu "utilizzata probabilmente per redarre la relazione di molte pagine" che il brigatista "avrebbe consegnato ai suoi vertici" e gli inquirenti stanno dando grande attenzione "alla stesura della memoria rinvenuta nel covo Br di via Maderno a Milano nel gennaio 1976", ha spiegato il legale Sergio Favretto.
'Mister x' è l'uomo fuggito tra i campi dopo la sparatoria, il grande mistero mai svelato nonostante varie supposizioni.
Il legale del figlio di D'Alfonso, l'avvocato Sergio Favretto, dal cui esposto è nata la nuova inchiesta sulla sparatoria seguita al sequestro Gancia, riferisce che il 4 ottobre scorso sono stati svolti "alcuni accertamenti e compiute operazioni su oggetti e documenti rinvenuti nel covo Br di via Maderno a Milano nel gennaio del1976".
"In particolare - afferma con grande impegno tecnologico e scientifico, si è data attenzione a una macchina da scrivere utilizzata probabilmente per redarre la relazione di molte pagine che il Br fuggito dalla Spiotta avrebbe consegnato ai vertici delle Br e al contenuto e stesura della memoria rinvenuta nel covo. Si attendono gli esiti, non facili a distanza di anni".
Il legale spiega che "di grande utilità" si è rivelato il libro 'Brigate Rosse. L'invisibile' del 2021 scritto da Simona Folegnani e Bernardo Lupacchini".
Il 18 gennaio del 1976 i carabinieri arrestarono nell'appartamento di via Maderno a Milano, dove erano nascosti, Renato Curcio e Nadia Mantovani.
Tra i materiali sequestrati fu rintracciata una copia della relazione scritta personalmente dal brigatista 'mister x' sfuggito alla cattura alla cascina Spiotta sui fatti del 5 giugno 1975.
Nel documento il terrorista descrive gli eventi con molti particolari fin dal momento in cui raggiunse la cascina dove era gia' presente Margherita Cagol.