AGi - "Mecja sta bene anche se è ovviamente un po' provato e molto pentito, è stato un gesto repentino". Lo ha detto Massimo Dal Ben, avvocato difensore di Avni Mecja, il carpentiere di 27 anni di origini albanesi reo confesso del femminicidio della compagna Alexandra Elena Mocanu, uscendo dal carcere di via Dante a Bolzano al termine dell'udienza di convalida del fermo del suo cliente davanti al gip Emilio Schoensberg. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il corpo senza vita della donna di 35 anni, barista in un centro commerciale nella zona industriale del capoluogo altoatesino, era stato rinvenuto all'interno dell'appartamento al quinto piano del civico numero 42 in viale Trieste.
Il reo confesso omicida molto probabilmente verrà trasferito al carcere di Trento perché, come ha detto il legale, "è più attrezzato".
"Non posso dare dettagli perché sono ancora oggetto investigativo ma come è emerso dall'autopsia la compagna è stata colpita con dei colpi alla testa - ha detto Dal Ben -. È stata un'escalation di un rapporto conflittuale con la convivente legato anche alla gelosia. Il fatto di essersi consegnato e rientrato subito dall'Albania ha sicuramente un peso favorevole ma la strada processuale è già segnata, si andrà difronte alla Corte d'Assise dove illustrerà anche punti in sua difesa per evitare il massimo della pena".