AGI - "A proposito dell'inizio del Concilio, 60 anni fa, non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo. Perché non imparare dalla storia? Anche in quel momento c'erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica". Così Papa Francesco prima della recita dell'Angelus.
"C'è una migrazione in questo momento in Europa soprattutto che ci fa soffrire tanto e ci fa aprire il cuore: è la migrazione degli ucraini che fuggono dalla guerra. Non dimentichiamo oggi la martoriata Ucraina". È l'appello di Papa Francesco, in un passaggio a braccio, durante l'omelia della messa presieduta sul sagrato della Basilica di San Pietro, con il rito della canonizzazione dei Beati Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti.
All'Angelus il Papa, preoccupato per un’escalation nucleare del conflitto in #Ucraina, invita a percorrere i sentieri del passato per costruire la pace. Prega poi per le vittime della strage nella scuola in #Thailandia.
— Vatican News (@vaticannews_it) October 9, 2022
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Nella Chiesa e nella società includere sempre
"Per favore, includere sempre, includere sempre: nella Chiesa come nella società, ancora segnata da tante disuguaglianze ed emarginazioni". Così Papa Francesco nell'omelia della messa, presieduta sul sagrato della Basilica di San Pietro, con il rito della canonizzazione dei Beati Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti.
"Ho paura quando vedo comunità cristiane che dividono il mondo in buoni e cattivi, in santi e peccatori: così si finisce per sentirsi migliori degli altri e tenere fuori tanti che Dio vuole abbracciare", ha sottolineato il Pontefice.