AGI - Una porzione del cavalcavia XXV aprile, che connette il centro di Novara con la statale per Milano è crollato poco prima delle 8 del mattino di domenica.
Una grande voragine si è aperta sulla carreggiata sinistra in uscita. Un automobilista è rimasto bloccato con la vettura in bilico nella voragine, è stato soccorso e medicaato in ospedale. Per il crollo dell'intera campata della corsia Sud il traffico automobilistico è stato completamente sospeso nelle due direzioni, da e per il centro storico.
Si stanno approntando i percorsi alternativi, soprattutto in vista della giornata di lunedì con la riapertura delle scuole dopo il fine settimana. Un sopralluogo invece ha permesso di confermata il traffico ferroviario della linea Torino-Milano che passa proprio sotto il cavalcavia che quindi è regolare.
#Novara, concluso intervento dei #vigilidelfuoco lungo il cavalcavia XXV Aprile per un cedimento del manto stradale che ha coinvolto un'automobile: leggermente ferita una donna, unica occupante. Area interdetta, in atto verifiche tecniche e messa in sicurezza della zona #9ottobre pic.twitter.com/T6mU64XYD7
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) October 9, 2022
Il piano viabile sarebbe sprofondato sotto le ruote della vettura che guidava, ma per fortuna l'auto non è precipitata. Il cavalcavia, che risale agli anni 70, era rimasto a lungo chiuso tra il 2015 e il 2016 per lavori di consolidamento.
Di recente l'assessorato ai lavori pubblici del Comune aveva riferito in una commissione consiliare gli esiti di una attività di monitoraggio di ponti e viadotti e il cavalcavia oggi sprofondato non era stato citato tra quelli con potenziali rischi.
Anzi: dal monitoraggio "non sono emerse condizioni critiche su quel viadotto" ha dichiarato il sindaco di Novara Alessandro Canelli. "Innanzitutto - aggiunge Canelli - fortunatamente, non ci sono stati feriti gravi. Non si è trattato del crollo del cavalcavia, ma del distacco di una spalletta in cemento del muro di contenimento della rampa. Nel punto in cui è avvenuto tale distacco non c'è un ponte ma una rampa che porta al ponte, al di sotto infatti c'è della terra".
"Peraltro - precisa il sindaco - quel ponte è stato oggetto di un progetto tecnico e di conseguenti lavori di consolidamento, nel 2015. Come molti ricorderanno, fin dal dicembre 2013 l'intero viadotto era stato ridotto a due corsie perché era stato individuato un cedimento delle fondazioni per scarsa portanza del terreno, con rischi di rotazione dei muri di contenimento verso l'esterno. Poi vennero fatti lavoro di consolidamento".
"Entro domani - conclude Canelli - verificheremo attentamente per cercare di comprendere i motivi che hanno portato al cedimento nonostante su quel ponte vi sia stata da anni una forte attenzione e grossi investimenti per la manutenzione".