AGI - I vigili del fuoco sono riusciti a circoscrivere e mettere sotto controllo l'incendio del capannone divampato poco prima delle 16 presso lo stabilimento di produzione delle bici Bottecchia a Cavarzere, nel Veneziano.
Le squadre sono riuscite a contenere il rogo al solo capannone di circa 6 mila metri quadri riuscendo ad evitare la propagazione delle fiamme alle altre strutture attigue. In azione 11 squadre dei vigili del fuoco con 13 automezzi e 35 operatori dei comandi di Venezia, Rovigo, Padova e Treviso coadiuvate dal funzionario di guardia, per lo spegnimento e il raffreddamento di tutti i focolai. Le operazioni dei vigili del fuoco proseguiranno presumibilmente per tutta la notte.
Il Sindaco, dopo aver invitato i cittadini a rimanere nelle loro abitazioni, ha firmato una ordinanza di chiusura della strada: "Invito i curiosi presenti in loco ad allontanarsi immediatamente", è il monito. Alta la colonna di fumo che si vede anche a chilometri di distanza; udibili, secondo alcuni testimoni, anche degli scoppi provenire dalla fabbrica. Sul posto forze dell'ordine e ambulanze.
Al momento non si hanno notizie di persone rimaste coinvolte o ferite. Imponente la mobilitazione delle squadre dei vigili del fuoco arrivate dal locale distaccamento e da Adria, Mestre, Piove di Sacco, Rovigo e Padova con 4 autopompe, 3 autobotti tra cui la chilolitrica, 2 autoscale, l'autogru e 25 operatori che stanno svolgendo le operazioni di spegnimento del capannone di oltre 6000 mq. Altri mezzi e personale in arrivo sono in arrivo dai diversi comandi dei vigili del fuoco del Veneto.
Breve storia della Bottecchia
La Bottecchia Cicli, la cui fabbrica a Cavarzere, nel Veneziano, è andata a fuoco per un vasto incendio, è una leggenda delle due ruote oltre che una delle principali aziende italiane produttrice di bici da corsa, Mtb e eBikes. Lo storico marchio, che nel 2024 festeggerà 100 anni di attività, prende il nome da Ottavio Bottecchia, il primo italiano a trionfare al Tour de France, nel 1924.
All'inizio le bici erano prodotte nell'officina di Teodoro Carnielli che ebbe il fiuto di chiedere l'uso del nome al campione veneto e nel 1926 sfornò le prime bici da corsa con il marchio Bottecchia Cicli.
Nel 1951 Guido Carnielli, figlio di Teodoro, lancio' la prima Cyclette e nel 1964 la rivoluzionaria bici pieghevole Graziella. Negli anni Sessanta, il vecchio Teodoro cede il testimone ai figli Guido e Mario che riprendono a valorizzare il settore ciclistico e Bottecchia diventa così sinonimo di bici da corsa. In sella a una Bottecchia trionfò Gianni Motta al Giro d'Italia del 1966, Saronni a quello del 1979 e Greg LeMond al Tour De France del 1989.
Nel 1997 il marchio Bottecchia, separato da quello Carnielli, viene rilevato dalla Cicli Esperia di Piove di Sacco, in provincia di Padova, che trasferisce l'azienda da Vittorio Veneto all'attuale sede di Cavarzere, in provincia di Venezia. Viene rilanciato il Reparto corse, sinonimo di eccellenza stilistica e tecnologica. A luglio il marchio è stato comprato da Fantic Motor Spa, azienda lombarda di moto e bici elettriche.