AGI - Una cerimonia dal sapore antico si è svolta mercoledì 14 settembre a Palazzo Ferrajoli, nel cuore di Roma, proprio di fronte a Palazzo Chigi. Il principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, accompagnato dalle due figlie, le principesse Maria Carolina e Maria Chiara, ha presenziato al fastoso evento di consegna dei diplomi di nomina e promozione, con le relative onorificenze, di dieci nuove dame e cavalieri entrati a far parte del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, di cui lui è il Gran Maestro. Si tratta del più antico ordine cavalleresco della cristianità, le cui origini vengono fatte risalire addirittura all’imperatore Costantino il Grande, dopo l’apparizione della Croce luminosa a Saxa Rubra.
Il rito dell’investitura cui si sottopongono gli aspiranti cavalieri ( in tutto il mondo ce ne sono circa 5mila, ma la maggior parte si trova in Italia), è solenne: giurano di testimoniare la fede con le opere di carità e di difendere la Santa Chiesa di Roma. Nell’Ordine si entra non su richiesta, ma si viene scelti in quanto appartenenti alla nobiltà o per alti meriti. Non a caso alcuni nomi delle personalità che hanno ricevuto il diploma dalle mani di Sua altezza Reale sembrano usciti dai libri di storia: don Oddone Colonna dei Principi di Paliano, ad esempio, i cui antenati sconfissero i Turchi nella battaglia di Lepanto, e Viktor Von Turm und Taxis, discendente da principi del Sacro Romano Impero. Al ricevimento, nei saloni affrescati di palazzo Ferrajoli, tra i 150 selezionatissimi ospiti, era presente un esponente della casa di Asburgo, l’arciduca Eduardo.
L’ordine costantiniano ha attraversato i secoli e il Gran magistero è passato senza interruzioni dagli imperatori bizantini, ai duchi di Parma Farnese, finchè nel diciottesimo secolo è arrivato a Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese.
L’istituzione è riconosciuta dallo stato italiano e dalla Santa Sede. In Italia è diviso per regioni, che si raccordano con l’autorità centrale nella scelta delle attività caritatevoli da sostenere. Forte è il contributo di azione dell’Ordine nelle opere di assistenza sociale e ospedaliera. Una delle ultime campagne in ordine di tempo è quella per l’emergenza umanitaria in Ucraina.
Il principe Carlo ha deciso di lanciare una raccolta fondi, ormai in via di chiusura (raccolti oltre 82mila euro) a favore della popolazione coinvolta nel confitto recependo le indicazioni del ministero degli Affari Esteri italiano e nel rispetto delle priorità indicate dalle autorità ucraine.