AGI - La scuola riparte con 300 mila studenti in meno. A dare il "doloroso" dato è il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, che, parlando in apertura di anno scolastico, rileva come "abbiamo mantenuto il numero di docenti che avevamo prima del Covid, a abbiamo avuto una caduta del numero degli allievi: tra il 2021 e oggi, ne abbiamo persi circa 300 mila".
Sono 7.286.151 le studentesse e gli studenti che torneranno sui banchi delle scuole statali, per un totale di 366.310 classi.
Il nodo dei numeri
"Le criticità sono sempre le stesse: messo un po' ai margini il Covid, almeno per ora non più vissuto come emergenza, il problema principale è che non ci sono tutti i docenti che dovrebbero esserci" ha detto Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi.
"Il ministro Bianchi si è molto impegnato su questo fronte, va riconosciuto - spiega Giannelli - il fatto è che in Italia è il meccanismo che non funziona, e non funziona da 50 anni: continua ad esserci un precariato imponente, con un quarto dei posti occupati da docenti non di ruolo ma supplenti. La colpa? In sostanza dei concorsi centralizzati, di un pregiudizio ideologico che impedisce di lasciare la decisione su chi assumere ai presidi, come se un preside rischiasse la poltrona solo per mettere un incompetente in cattedra. Servirebbe una reale autonomia scolastica - ha concluso il presidente dell'Anp - quella di oggi è per lo più di facciata".
"Abbiamo 801 mila insegnanti che sono per la gran parte, 605 mila, a tempo indeterminato, 90 mila insegnanti di sostegno" dice sa parte sua Bianchi, "Abbiamo dato ad ognuno dei ragazzi che ha sofferto in questo periodo una persona che li segue. Poi abbiamo 25 mila insegnanti che stanno concludendo il loro concorso. Abbiamo fatto sette concorsi in un anno e mezzo. L'anno scorso abbiamo assunto 61 mila insegnanti, quest'anno già 50 mila".
I primi a rientrare in aula sono stati, lo scorso 5 settembre, gli alunni e le alunne della Provincia di Bolzano. Da oggi si riparte ufficialmente, secondo i calendari predisposti a livello regionale, in Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e nella Provincia di Trento. Martedì, rende noto il ministero dell'Istruzione, sarà la volta di bambini e ragazzi della Campania. Il 14 settembre le lezioni prendono il via in Calabria, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Umbria. Il 15 riprenderanno, invece, in Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. In coda, il 19 settembre, Sicilia e Valle d’Aosta.
“Auguro buon rientro e buon lavoro alle studentesse e agli studenti, ai docenti, ai dirigenti e a tutto il personale scolastico e dell’amministrazione, centrale e territoriale - ha dettio Bianchi -. A tutta la scuola italiana va il mio ringraziamento per il grande impegno profuso in questi due anni difficili, che sarà alla base di questo nuovo anno scolastico e di quel ritorno a una normalità per cui abbiamo lavorato e che consentirà, finalmente, di tornare a guardarci in viso, di sederci più vicini, di riprendere attività e abitudini che avevamo dovuto mettere da parte”.
Il ministero rende noti alcuni dati su alunni, classi, personale: quest’anno frequenteranno la scuola dell’infanzia 821.970 bambine e bambini, gli alunni della primaria saranno 2.260.929, quelli della secondaria di primo grado saranno 1.557.403, 2.645.849 ragazze e ragazzi andranno alla secondaria di secondo grado. Il 51,1% di questi ultimi frequenterà un indirizzo liceale, il 31,8% un Istituto tecnico, il 17,1% un Professionale.
Per quanto riguarda il personale scolastico, in base ai dati caricati a sistema all’8 settembre e in corso di aggiornamento, nel mese di agosto gli Uffici Scolastici Regionali (Direzioni generali e Uffici di ambito territoriale) hanno continuato a lavorare per un ordinato avvio del nuovo anno.
Secondo i dati disponibili le operazioni di immissione in ruolo effettuate ad agosto hanno consentito l’assunzione di 50.415 docenti, 9.021 ATA (personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) e 317 dirigenti scolastici.