AGI - Papa Francesco ha dichiarato la sua intenzione di visitare la Corea del Nord, se riceverà un invito da Pyongyang. Più volte il Pontefice ha espresso il suo desiderio di recarsi nel Paese ma questa è la prima volta che chiede un invito. In una intervista esclusiva all'emittente sudcoreana KBS, di 30 minuti, che sarà diffusa domani, Francesco ha parlato di questioni di guerra e pace, sottolineando la sua maggiore preoccupazione per la produzione di armi.
Secondo quanto riferisce l'emittente il Papa avrebbe ribadito che i fondi di un anno per la produzione delle armi, se non utilizzati, possono risolvere il problema della fame in tutto il mondo. Il Pontefice ha anche invitato i sudcoreani, che hanno sofferto a causa della guerra, a lavorare per la pace.
La necessità di "leader capaci"
"Se vogliamo guarire il nostro mondo, così duramente provato da rivalità e forme di violenza che nascono dal desiderio di dominare piuttosto che di servire, abbiamo bisogno non solo di cittadini responsabili, ma anche di leader capaci, ispirati da un amore fraterno rivolto soprattutto a coloro che si trovano nelle condizioni di vita più precarie", spiega ancora Francesco ricevendo in udienza i partecipanti all'Incontro promosso dall'International Catholic Legislators Newwork, associazione di legislatori cristiani a livello internazionale.
"Una società giusta non puo' esistere senza il vincolo della fraternità, cioè senza un senso di responsabilità condivisa e di preoccupazione per lo sviluppo e il benessere integrale di ogni membro della nostra famiglia umana", ha sottolineato il Pontefice.
"Per questo motivo - ha aggiunto citando la Fratelli tutti - 'Per rendere possibile lo sviluppo di una comunità mondiale, capace di realizzare la fraternità a partire da popoli e nazioni che vivano l'amicizia sociale, è necessaria la migliore politica, posta al servizio del vero bene comune'".
Francesco ha quindi incoraggiato i presenti a continuare "a livello nazionale e internazionale" nell'adottare "politiche e leggi che cerchino di affrontare, in uno spirito di solidarietà, le numerose situazioni di disuguaglianza e ingiustizia che minacciano il tessuto sociale e la dignità intrinseca di tutte le persone".