AGI - Un 19enne italiano residente nel Ponente genovese, è stato indagato per essersi arruolato nella Brigata internazionale ucraina.
Il reato ipotizzato è quello previsto dall'articolo 3 della legge 210/1995 che ratifica la convenzione internazionale dell'Onu contro il reclutamento, l'utilizzo, il finanziamento e l'istruzione di mercenari.
Il giovane è militante di CasaPound. Gli accertamenti condotti dalla Digos hanno permesso di appurare che è entrato in Ucraina con un pullman dalla Polonia, dopo che in precedenza aveva raggiunto Varsavia in aereo.
Il 19enne genovese sarebbe partito, in primavera, dopo aver stabilito alcuni contatti telematici con i miliziani dei quali si è messo a disposizione.
Del giovane non si hanno notizie da circa un mese. Si troverebbe nel Donbass.
Primo agosto ultima 'traccia social'
Una foto in mezzo ad altre persone in divisa, imbracciando un'arma. La bandiera dell'Ucraina alle spalle, il volto sorridente, l'unico non oscurato in mezzo a decine di altre facce.
Lo scatto è stato pubblicato lo scorso 17 maggio sulla pagina Facebook "Milza Zena", riconducibile a Kevin Chiappalone, il 19enne indagato perché si è arruolato nelle fila della Brigata internazionale ucraina per combattere contro i russi.
Il giovane, che compirà 20 anni il prossimo ottobre, è partito la scorsa primavera e avrebbe raggiunto l'Ucraina in autonomia tra marzo e aprile. Lì avrebbe svolto il suo addestramento. Su Instagram il giovane ha invece pubblicato 3 foto in mimetica: la prima, mentre tiene in braccio un cucciolo.
Tra i commenti, risalenti al 6 giugno scorso, gli si chiede come va e lui risponde di aver perso un amico pochi giorni prima. Nella seconda appare in un bosco, sempre in mimetica e risale al 18 luglio. Mentre l'ultimo scatto è del primo agosto: fitta vegetazione intorno, equipaggiamento militare, volto rigorosamente coperto e il dito medio alzato.
Il giovane ha frequentato l'Istituto professionale statale per l'industria e l'artigianato ad indirizzo elettrico e meccanico "Attilio Odero" di Genova.