AGI - Filippo Claudio Ferlazzo, il 32enne accusato dell'omicidio del venditore ambulante Alika Ogorchukwu, ha un passato noto alle Forze dell'ordine: da quanto si è appreso, l'anno scorso a Salerno era stato denunciato dalla madre per minacce e sottoposto a Tso. Per i medici era un tossicodipendente aggressivo, con disturbi della personalità, una sindrome bipolare e comportamenti psicotici.
Madre e figlio avevano fatto pace e la donna risulta essere il suo amministratore di sostegno, nonostante il figlio da oltre un mese si fosse trasferito a Civitanova, andando ad abitare con la compagna Elena, che al momento dell'omicidio era all'interno di un negozio.
Proprio il profilo psicologico di Ferlazzo è oggetto di approfondimenti, sia da parte dell'accusa, che valuterebbe anche le eventuale responsabilita' della madre come tutrice, sia della difesa dell'uomo, orientata a chiedere la perizia psichiatrica per il suo assistito.
Sarà eseguita domani mattina dal medico legale Ilaria De Vitis l'autopsia sul corpo di Alika Ogorchukwu, il 39enne nigeriano. Secondo l'incarico che il procuratore di Macerata, Claudio Rastrelli, ha affidato alla consulente, l'esame dovrà stabilire l'ora della morte, cause e concause e cosa l'abbia determinata.
Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo è un soggetto "violento e con elevata pericolosita' sociale", ha scritto il gip di Macerata, Claudio Bonifazi, nell'ordinanza con cui dispone la custodia in carcere per l'operaio 32enne che venerdì scorso ha ucciso l'ambulante nigeriano , in Corso Umberto I a Civitanova Marche. Il magistrato parla anche di "evidenti gravi indizi di colpevolezza" e di "pericolo di reiterazione del reato".
Il giudice attende l'esito dell'autopsia ma sottolinea anche che sembra evidente che il decesso sia dovuto all'aggressione subita dall'uomo, prima colpito con la sua stampella e poi a mani nude da Ferlazzo. Il gip, infine, fa un riferimento al presunto disturbo bipolare di cui soffrirebbe l'aggressore, una diagnosi che dovra' essere approfondita.