AGI - "Ho visto Lando! Un fantasma che si sveglia quando mi vede. È disperato! Nella Rsa non mangia, non gli concedono nessuna possibilità di muoversi, il suo fisico sta scadendo": è il drammatico racconto ad AGI di Francesca Della Valle, la compagna di Lando Buzzanca, dopo l'ennesima visita in struttura - succede circa una volta al mese - al noto attore siciliano, 86 anni, ricoverato dal 27 dicembre 2021 in una Rsa romana "segregato - sostiene la compagna - contro la sua volontà e lasciato lì a marcire".
"Magrissimo, emaciato, occhi incavati, lucidissimi, di colorito giallo - racconta Francesca all'AGI- questo è il risultato di 7 mesi in Rsa, gli rimane la lucidità".
Per Francesca, Lando Buzzanca deve al più presto tornare a casa: "Ogni volta - spiega Della Valle - ricordo all'amministratore che una Rsa non è un luogo per un uomo come lui. Lando è un grande uomo e un grande attore, ha casa sua, deve tornare a casa e tornare alla vita, ha una donna che lo ama, ha i suoi amici, il suo pubblico, non capisco perché debba stare lì contro la sua volontà. Dopo una banale caduta, da 16 mesi non è più tornato a casa, aveva una blanda afasia che gestiva con la logopedia: oggi è denutrito, su una sedia a rotelle senza stimoli, ha perso tono muscolare".
In discussione la legge sulla figura degli amministratori di sostegno delle persone fragili che per Francesca "hanno un esagerato potere discrezionale": una battaglia che da personale è diventata pubblica con la recente nascita dell'Associazione "Labirinto 14 luglio" (di cui Francesca della Valle è presidente, ndr) per la tutela delle persone fragili che si imbattono nella legge 6/04(Ufficio dell'Amministrazione di sostegno). Una battaglia che ha già coinvolto legali e parlamentari.
"Come presidente mi sento in qualche modo responsabile per tuttri coloro che come Lando sono annientati - prosegue Della Valle - Lando parla attraverso me grazie al suo essere famoso, ma i 400vmila amministrati purtroppo non hanno questa possibilità. Non ci si rende conto che in Italia ci sono tante leggi la cui applicazione è errata, che hanno una logica nella creazione, ma che nell'applicazione sono una sorta di 'annientamento' dell'essere umano: la legge 6/04 per eccellenza - conclude Della Valle - annienta gli amministrati fino a condurli alla morte, come nel caso di Lando".