AGI - Caldo, siccità, incendi. Metro rallentate per i binari roventi, rotaie deformate che causano il deragliamento di un locomotore, regioni che sospendono le attività lavorative all'asperto in alcune ore, fiumi e laghi a secco o quasi, roghi praticamente ovunque. Le prime istantanee dell'estate 2022 sono a tinte fosche e, ad un mese dall'inizio della stagione, l'elenco di danni e disagi è davvero lungo.
Le temperature delle ultime settimane, con il termometro oltre i 40 gradi in diverse zone, e il tasso di umidità che sale vertiginosamente, stanno mettendo in serie difficoltà diverse attività e, in particolare, lo stato di salute di molte persone, soggetti fragili e anziani in particolare. Oggi e domani, tra l'altro, sono indicati dagli esperto del meteo come i giorni più caldi con temperatutre davvero bollenti.
"Nei prossimi tre giorni - spiega il Meteo.it - raggiungeremo il picco di calore provocato dall'anticiclone africano 'Apocalisse4800'. Fino a lunedì, quindi, il caldo si farà sentire anche di notte. Se i valori massimi toccheranno punte di 39/40 C in Pianura Padana, sulle zone interne di Sardegna, Sicilia, Puglia e tra Lazio e Umbria, dal calar del sole vivremo le temibili 'notti tropicalì, indicatore climatico introdotto dall'Organizzazione mondiale della meteorologia, che le identifica come notti in cui la temperatura non scende mai sotto i 20 C. Su molte regioni le temperature notturne rimarranno ben sopra i 22/23 C, addirittura ancora prossime ai 30 C a mezzanotte".
E mentre l'emergenza siccità continua a mettere in ginocchio diversi comparti del settore agricolo, con il deciso calo di alcune produzioni e il conseguente aumento dei costi, gli incendi non danno tregua e continuano a martoriare l'Italia, da Nord a Sud, isole comprese. E proprio in queste ore sono stati resi noti i dati dello scorso anno, drammatici, del report "Il cambiamento climatico in Italia: l'impatto sulla salute umana e i processi di adattamento. Lo scenario italiano alla luce del documento Climate Change Is A Health Crisis".
"Nel 2021 l'Italia è stato il Paese in area Ocse - secondo lo studio - con il maggiore numero di incendi registrati: 1.422. Dopo la Turchia, il nostro è stato il secondo Paese per superficie bruciata con ben 159.537 ettari. Si tratta numericamente del dato più alto registrato nell'ultimo decennio.
Dagli incendi alle ondate di calore, il dato non cambia. Nell'anno 2020 l'Italia ha segnato uno degli incrementi di temperatura maggiori in tutta Europa, con +1,54 C rispetto alla media del periodo 1961-1990 e continua a surriscaldarsi più velocemente della media globale".
Secondo l'Istituto dal respiro internazionale, nato nel 2019 dalla collaborazione tra l'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs e l'università Cattolica, che ha lo scopo di salvaguardare la salute dell'uomo mantenendo in buona salute anche il nostro Pianeta, lo studio evidenzia come l'Italia, nel contesto europeo, sia al momento il Paese che sta pagando il prezzo più alto a causa degli incendi.
Ogni giorno, infatti, Vigili del fuoco e uomini della Protrezione civile sono chiamati su diversi fronti, anche con numerosi mezzi aerei. Dal Friuli Venezia Giulia, dove tra l'latro ha perso la vita una giovane volontaria, alla Toscana, dalla Sicilia alla Sardegna, i roghi continuano a distreggere ettari e ettari di bosco. 'Estate di fuoco' anche a Roma, con decine di segnalazioni in diverse zone della Capitale, che per diversi giorni hanno praticamente ricoperto di fumo anche il centro città.
Un'estate difficile, dunque, con queste tre vere emergenze che si aggiungono ai timori per la guerra, al conseguente aumento del costo della vita, ai numeri del covid ancora non del tutto archiviato, alla crisi politica. Doveva essere l'estate della ripartenza, si ripropone invece quella dell'emergenza. E riesplode la voglia di normalità.