AGI - "E' bene chiarire che la riforma delle concessioni demaniali marittime non è prevista dal Pnrr approvato dalla Commissione e dal Consiglio europeo, per cui o il presidente Draghi utilizza il Pnrr per imporre al Parlamento provvedimenti legislativi ancorché non previsti dallo stesso, oppure vi sono impegni non formali che lui personalmente ha assunto con gli organi europei e sottratti persino al controllo parlamentare e dell'opinione pubblica".
Così il presidente nazionale del Sib (Sindacato italiano balneari), Antonio Capacchione, all'AGI, commentando i contenuti dell'intervento di Mario Draghi in Senato a proposito della riforma del settore balneare.
"Nelle sue dichiarazioni odierne al Senato, il presidente Draghi ha fatto ripetutamente riferimento alle concessioni balneari - dichiara Capacchione - alludendo che la riforma del settore rientrerebbe negli impegni del governo per l'ottenimento delle risorse del Pnrr. A questo punto diventa doveroso che chiarisca se c'è o meno un impegno informale di questo genere ed eventualmente quanti altri suoi personali impegni non scritti ha assunto con gli organismi europei che il nostro Paese non conosce".
Il numero uno nazionale del Sib, si sofferma poi sulle iniziative legislative che riguardano l'introduzione dei bandi pubblici per l'assegnazione delle concessioni.
"Nel merito ribadiamo la nostra ferma contrarietà alla delega contenuta nel Ddl concorrenza - spiega ancora Capacchione - perché confusa e pasticciata foriera di un contenzioso che rischia di distruggere in poco tempo quanto costruito in decenni di sacrifici da decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori che hanno costruito un modello di balneazione attrezzata che il mondo ci invidia. Lo abbiamo con forza ribadito nella manifestazione dello scorso 10 marzo in piazza Santi Apostoli a Roma, dove cinquemila balneari provenienti da tutto il Paese hanno pacificamente ma fermamente manifestato la loro contrarietà a un provvedimento legislativo dannoso per decine di migliaia di famiglie di lavoratori autonomi ma anche e soprattutto del Paese - conclude il presidente del Sib, Antonio Capacchione - che vede nella sua balneazione attrezzata un elemento di vantaggio competitivo nel mercato internazionale delle vacanze".