AGI - Sono arrivato a 72 ore dal delitto i primi due fermi disposti dalla procura di Velletri per la morte di Leonardo Muratovic, il 25enne croato ma residente ad Aprilia ucciso con una coltellata fuori da La Bodeguita Beach, locale di Anzio, sul lungomare laziale.
A finire in manette due fratelli magrebini di 20 e 25 anni coinvolti, probabilmente con diversi gradi di responsabilità, nell'omicidio. Entrambi si erano consegnati ieri sera ai carabinieri della stazione Gianicolense, a Roma, accompagnati da un avvocato.
Il 20enne che, secondo quanto si apprende, sarebbe l'autore materiale delitto, dovuto la proprie responsabilità ai militari e alla polizia giunta in caserma. "Ho fatto tutto io, mio fratello non c'entra. E' stata una lita male, una disgrazia", ha spiegato il 20enne nel corso di dichiarazioni spontanee ammettendo di aver ucciso il pugile di 25 anni.
Nonostante la confessione, pm Velletri Vincenzo Antonio Bufano, ha deciso il fermo colleghi - eseguito dai poliziotti della squadra Mobile, dai del commissariato Anzio e dai carabinieri - per entrambi con l'accusa di concorso in omicidio.
Roma. Il giovane ha detto che la lite è scoppiata all'interno del disco-pub per poi proseguire all'esterno. "Il coltello non era mio, lo aveva il pugile", ha aggiunto prima di trincersi nel silenzio.
I due fermati sono attualmente nel carcere di Velletri e nei prossimi giorni sosterranno l'interrogatorio davanti al gup. La tragica morte di Muratovic, ricorda, per certi versi, quella di Will Monteiro Duarte - ucciso dai pugni inferti dai fratelli Bianchi - perché, anche in questo caso, almeno inizialmente, erano volati spinte, calci e pugni.
Nel corso della lite, poi, il 20enne magrebino avrebbe sferrato la coltellata fatale. Immediatamente soccorso, ospedale ad Anzio dove dopo pochi minuti è morto, nonostante i tentativi dei medici del soccorso di salvargli la vita.
La procura di Velletri ha disposto il sequestro del locale: la decisione è stata presa per ricostruire tutti i passaggi che hanno portato all'omicidio. La lite era infatti iniziata tra due gruppi di ragazzi interni del disco-pub che si trova sulla spiaggia e poi era degenerata sulla Riviera Vittorio Mallozzi con l'accoltellamento del 25enne.
Secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, il giovane era insieme alla fidanzata e ad altri amici nel locale sulla spiaggia quando è scoppiata una lite con altri ragazzi per motivi ancora in corso di accertamento.
A poche ore dall'omicidio, il papà di Muratovic, ha accoltellato due buttafuori di 30 e 57 anni davanti al commissariato della città sul litorale laziale. I due lavoravano nel locale dove si è sviluppato la rissa degenerata nell'omicidio, avvenuto in strada ed erano convocati dalla polizia per essere ascoltati.