AGI - Domenica 'nera' negli scali aeroportuali italiani alle prese con l'esodo estivo. È scattato dalle 14 lo sciopero di quattro ore dei controllori dell'Enav, del personale delle compagnie low cost Ryanair, Malta Air, EasyJet, Volotea, e della società di assistenti di volo CrewLink.
A incrociare le braccia sono anche gli addetti alla vigilanza privata e ai servizi di sicurezza nei siti aeroportuali. Centinaia i voli cancellati o ritardati. Circa cento le cancellazioni finora all'aeroporto romano di Fiumicino, oltre 80 negli scali milanesi di Malpensa e Linate, oltre 60 negli aeroporti pugliesi di Bari e Brindisi e una quarantina a Bologna.
Solo Ita Airways ha cancellato 122 voli in tutto il Paese, sia nazionali che internazionali, e ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, garantendo che il 50% riuscirà a volare in giornata.
Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, aveva stimato nei giorni scorsi che lo sciopero comporterà oltre 600 voli cancellati con più di 100.000 passeggeri impossibilitati a volare.
Il caos dei voli il tutto il mondo
Tra ripresa dei trasporti e vacanze estive ogni giorno in tutto il mondo si registrano tra i 2.000 e i 2.500 voli cancellati, oltra a decine di partenze in ritardo. Un problema che interessa particolarmente l'Europa: ad agosto risultano già quasi 16 mila i voli cancellati. Finora negli scali italiani l'impatto dell'ondata di cancellazioni appare più contenuta, ma lo stop di oggi cade in uno dei weekend più caldi dell'esodo estivo dei vacanzieri.
"Ci auguriamo di avere al più presto risposte concrete per assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori condizioni di lavoro dignitose così da poter evitare ulteriori disagi ai passeggeri in questo periodo estivo", commentano Filt Cgil e Uiltrasporti parlando dello sciopero delle low cost. E aggiungono: "Dopo gli scioperi degli scorsi 8 e 25 giugno i lavoratori italiani di Ryanair, Malta Air e Crewlink rivendicano condizioni contrattuali e salariali in linea con il contratto nazionale del trasporto aereo e inoltre acqua e cibo per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall'aereo anche per 14 ore consecutive e la cancellazione dei tagli ai salari introdotti per fronteggiare un periodo di crisi non più attuale".
La protesta dei controllori di volo riguarda la carenza di organico "non più sostenibile" con cui si trova a operare l'Ente soprattutto in questo particolare momento di ripresa del traffico aereo, denunciano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, e Ugl-Ta e Unica. E l'astensione dal lavoro al livello nazionale è accompagnata anche da mobilitazioni locali tra scali e centri di controllo a: Brindisi, Milano, Padova, Roma, Bologna, Lamezia Terme, Napoli, Perugia Pescara, Brindisi, Ciampino e Torino Caselle.