AGI - Nel corso del weekend e almeno fino all'inizio della prossima settimana le condizioni meteo si manterranno molto stabili e calde a causa di una nuova pulsazione di un rovente promontorio del più vasto anticiclone africano Caronte. Vista l'origine sub-tropicale delle masse d'aria, ovvero l'interno del deserto del Sahara, dovremo fare i conti con valori ancora molto elevati e ben sopra le medie del periodo. IlMeteo.it conferma la fase rovente su tutta l'Italia con le temperature che toccheranno punte massime ben oltre i 35 C, soprattutto in Val Padana, sulle zone interne delle due Isole maggiori (qui addirittura si potrebbero toccare i 42/43 C) e su parte del Centro (39 C a Firenze e Roma).
La novità più interessante riguarda però il possibile cambio di scenario generale atteso entro la fine della prossima settimana. In pratica potremmo assistere a un ribaltone sul fronte sinottico con il ritorno in grande stile dell'anticiclone delle Azzorre che di fatto si sostituirebbe al più rovente africano. Stiamo parlando di una zona di alta pressione semi permanente di origine oceanica, generalmente sempre presente sull'Oceano Atlantico con il suo massimo di pressione mediamente in prossimità delle omonime isole.
Solitamente è caratterizzato da valori termici più contenuti (temperature in media o poco sopra) rispetto al suo 'parente' africano, proprio per via della sua posizione, sul medio Oceano Atlantico, dove molto difficilmente la temperatura sopra l'acqua supera i +25 C. Se ciò dovesse venir confermato è lecito aspettarsi condizioni meteo spesso soleggiate e temperature in linea con le medie stagionali o leggermente sopra.
Quindi caldo sì, ma senza eccessi e senza l'afa che sale alle stelle come è avvenuto nell'ultimo periodo con l'anticiclone africano. In ultimo, vista la sua particolare posizione con i massimi di pressione che tendono a rimanere in sede Atlantica, non sono da escludere infiltrazioni, soprattutto alle quote medie, di correnti più fresche e umide da Ovest/Nord Ovest.
La conseguenza è quella di avere una più elevata possibilità che si sviluppino temporali pomeridiani, di tipo convettivo, specie lungo i rilievi e sulle vicine pianure, classici della nostra estate.