AGI - È stato condannato in via definita, a 26 anni di carcere, un egiziano, Mohamed Ibrahim Abd El Moatty Hamdy, finito sotto processo per l'omicidio di Gianluca Bianca, il comandante del peschereccio siracusano Fatima II scomparso nel luglio del 2012 nel corso di una battuta di pesca in acque mediterranee poste tra l'isola di Malta e la Libia.
La sentenza è diventata definitiva dopo che la Cassazione ha rigettato il ricorso contro la condanna in Appello presentato dal suo difensore, l'avvocato Alessandro Cotzia. Era già definitiva la sentenza, sempre a 26 anni di reclusione, per un altro egiziano, Mohamed Elasha Rami, in quanto la sua difesa non aveva proposto ricorso alla Corte suprema.
Assoluzione definitiva per un tunisino dopo il giudizio in primo grado in Corte d'Assise, a Siracusa, poiché la Procura di Siracusa non aveva presentato appello. Nella tesi dei magistrati, a bordo del peschereccio ci sarebbe stata una lite tra i marinai nordafricani ed quelli italiani, poi gli egiziani avrebbero organizzato l'ammutinamento sfociato con l'omicidio del comandante del Fatima II, Gianluca Bianca, ucciso e poi gettato in mare. Gli autori del delitto, dopo aver abbandonato i tre marinai a bordo di una zattera, poi recuperata da una motovedetta greca, si sarebbero diretti verso un porto dell'Egitto.