AGI - C'è una cittadina di 26 mila abitanti vicina a Milano dove gli abitanti possono raccogliere con le loro mani frutti da oltre un centinaio di alberi. Ciliegie, nespole, mandorle, melograni, prugne, olive e altro.
Una cittadina in apparenza come le altre, con le sue piazze, le strade trafficate, l'aria non proprio cristallina dell'hinterland e in più una cattiva fama maturata nei decenni perché in diverse indagini dell'Antimafia è stata indicata come una delle basi della `ndrangheta in Lombardia per la presenza del clan Barbaro-Papalia.
Il progetto iniziato dieci anni fa
Ma dove anche questa estate si raccolgono in modo copioso i frutti, in senso figurato e fisico, di un progetto avviato una decina di anni fa dall'amministrazione guidata da Rino Pruiti, il sindaco rieletto per la seconda volta pochi giorni fa.
"Nel 2012 l'amministrazione nella quale ero vicesindaco ha preso una svolta ecologica - racconta il primo cittadino all'AGI - scommettendo sulla piantumazione di alberi da frutto e sul recupero e la cura di quelli già esistenti. Ci abbiamo ragionato su in una prospettiva di migliorare l'ecosistema cercando di diversificare l'habitat e di renderlo appetibile anche per le api". Quegli alberi ora cresciuti sono alti cinque-sei metri e vivono da protagonisti la vita quotidiana degli abitanti.
La passione dei pensionati per i frutti pubblici
"Tutti possono cogliere liberamente i frutti anzi così ci aiutano nella manutenzione. I melograni di piazza Cavalieri di Vittorio, per esempio, sono delle bombe, se dovessero cadere in testa a qualcuno farebbero male. Meglio mangiarli. E quando i frutti marciscono si spiaccicano al suolo". Quindi, ben venga chi allunga le mani verso l'albero dai fiori vermigli.
"È tutta frutta biologica - precisa Pruiti -. Le piante non ricevono nessun trattamento, quello che si coglie è quello che madre natura offre". C'è chi considera un giro in città una sorta di spesa dal fruttivendolo: "Sono soprattutto i pensionati che vanno in giro in bicicletta, si fermano e raccolgono. Più chilometro zero di così".
È necessaria molta acqua per annaffiarli, soprattutto in epoca di siccità come questa, ma Buccinasco, dove lo scorso anno venne assassinato in pieno centro un pregiudicato, ci tiene tantissimo a mostrare il suo pollice verde. Ci vuole bellezza anche contro la criminalità.