AGI - In Olanda chi guida un'automobile elettrica ha a disposizione più di 24 stazioni di ricarica ogni 10 chilometri quadrati, contro la media europea di 1,6. Ricaricare poi le auto elettriche costa in media 184,6 euro l’anno, il terzo valore più basso dopo Turchia e Romania. A fronte poi di avviate politiche di promozione dei veicoli elettrici, gli olandesi che scelgono l’elettrico hanno dalla loro incentivi all'acquisto generosi, inclusi sussidi e incentivi fiscali.
Sono alcuni dei dati emersi dall’analisi di Uswitch, società inglese di comparazione dei prezzi, che ha stilato la classifica dei 34 paesi europei migliori in fatto di auto elettriche. A determinare la prima posizione dei Paesi Bassi (davanti a Croazia e Lettonia) i quattro fattori dell’indice di comparabilità dell'uso di veicoli elettrici: il numero di stazioni di ricarica ogni 10 chilometri quadrati, il numero di stazioni per veicolo elettrico, la percentuale di stazioni di ricarica veloci a corrente alternata e il prezzo di ricarica annuale.
L’Italia si è piazzata al decimo posto. La classifica di Uswitch ci ha riconosciuto infatti il quarto posto per numero di stazione di ricarica per veicoli elettrici (siamo un paese “piuttosto piccolo”). Siamo in classifica poi perché costantemente alla ricerca di modi per aggiornare la nostra infrastruttura per supportare il futuro dell'adozione domestica di veicoli elettrici, ad esempio fornendo punti di ricarica per veicoli elettrici presso la sua rete di stazioni di pedaggio e la prima autostrada al mondo per la ricarica di veicoli elettrici.
Dopo l’Olanda, al secondo posto c’è la Croazia. Il paese non ha ancora raggiunto la top 20 in termini di quota di mercato nazionale dei veicoli elettrici, ma ha 531 stazioni di ricarica per veicoli elettrici per servire una popolazione relativamente piccola di poco più di 4 milioni. Nel 2020 poi le domande online per i sussidi per i veicoli elettrici hanno superato la domanda in soli due minuti.
Allo stesso modo, la Lettonia ha iniziato a registrare un improvviso aumento delle vendite di veicoli elettrici nel mezzo della pandemia. In Lettonia il 69,6% di tutti i punti di ricarica elettrica sono ad alta velocità, più di qualsiasi altro Paese. Ad un costo medio annuo di 202,17 euro, il sesto paese più economico dell’indice.
Secondo lo studio l’interesse per i veicoli elettrici è in aumento in tutto il mondo, con un record del 52% dei conducenti che desidera abbandonare la benzina e il diesel. I veicoli elettrici sono infatti centrali nei piani di efficienza energetica di molti paesi e i consumatori vogliono fare la loro parte.
Tuttavia, ci sono preoccupazioni di lunga data sull'accessibilità economica e sull'infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici che stanno bloccando i progressi in alcune regioni, trattenendo i consumatori dal mordere il proiettile verde.
In fondo alla classifica dei Paesi in cui conviene guidare un veicolo elettrico c’è l'Irlanda, dove pesa l'alto costo annuale, pari a 564,6 euro, e l'assenza di stazioni di ricarica veloci a corrente alternata. L'80% della ricarica dei veicoli elettrici avviene a casa e si prevede che questo continuerà nel prossimo futuro. Anche Cipro (solo 57 punti di ricarica per auto elettriche disponibili), Grecia (al terzo posto dal basso con la terza densità di stazioni di ricarica più bassa per 10 km2, solo lo 0,03%) e Islanda sono trainate in fondo alla classifica per gli stessi motivi (in questi paesi il costo medio del servizio di ricarica è pari a 376,5, 301,6 e 289,6 euro). L’Islanda in particolare è il paese con uno dei più alti tassi di adozione di veicoli elettrici pro capite al mondo, ma ci sono solo 904 stazioni di ricarica per questi proprietari di auto, solo una delle quali è a ricarica rapida.
Contro ogni aspettativa, anche la Danimarca compare nella classifica, a causa dell'altissimo costo annuale di ricarica, pari a 640,83 euro e alla carenza di infrastrutture che supportino i veicoli elettrici: un indice di questo fattore è l'alto rapporto tra auto elettriche e stazioni, superiore a 10.