AGI - “In via generale, la presenza dei cani sulla spiaggia libera è consentita sempre, rispettando l'obbligo di utilizzo del guinzaglio e/o della museruola ove previsto, a meno che un'ordinanza comunale o regionale non lo impedisca”.
Questo dice in sintesi la norma, tuttavia non manca il vicino d’ombrellone che sbuffa per la presenza dell’animale, ancorché al guinzaglio, accanto o l’insofferenza di chi non sopporta gli animali sulla spiaggia o comunque non li sopporta affatto, indipendentemente dal luogo.
O perché abbaiano oppure perché sotterrano i propri bisogni ovunque o perché sempre in agguato, pronti a raccogliere la pallina del tamburello che cade o ad affrontarsi con altri simili.
Ecco, allora, che nascono gli spazi appositi: i “dog beach”. Recinti in legno, come alla Feniglia di Orbetello, lato Ansedonia, più o meno attrezzati, con ombrellone all’interno, nei quali possono stare comodamente gli animali in compagnia dei loro padroni, sotto l’ombrellone, con la sicurezza che il cane non esce e reca disturbo. Spazi piccoli, ma di grande libertà. Per tutti.
I dog beach spopolano, da nord a sud
Si calcolano siano 386 le spiagge appositamente per soli cani, 124 si trovano nella sola Emilia Romagna, 47 sono concentrate in Toscana, 42 in Liguria, 24 nelle Marche e via di questo passo.
Sono spazi “Pet Friendly” con stabilimenti attrezzati per accogliere animali, cani in particolare, talvolta con percorsi dedicati, aree di sgambamento, ombrelloni, docce e piccole piscine e con anche corsi di addestramento gratuiti e dog menu. Tuttavia, in quasi tutte le località la balneazione per i cani è ammessa dalle ore 6 alle 7.30 del mattino e dalle 19 fino al tramonto, quando sulla spiaggia c’è meno ressa.
Del resto la stagione estiva è alle porte, l’aria delle città si fa irrespirabile e un po’ d’evasione è d’obbligo per tutti. Gli animali non si possono lasciare soli a casa. Un delitto. E un buon padrone non lo farebbe mai.
Perciò li porta con sé, al mare come ai monti, in albergo come nelle case private o in campeggio.
Ma le regole di civile convivenza sono sacre per tutti e vanno rispettate. Perciò l’industria dell’assistenza si attrezza per venire incontro alle esigenze di quello che viene definito “il piccolo esercito” degli amanti degli animali che, secondo l'Anagrafe degli animali d’affezione, nata per contrastare il randagismo, a oggi - secondo il ministero della Salute - contempla iscritti 12.491.263 cani, 786.732 gatti e 2.019 furetti, per un totale di 13.280.014 animali censiti. A cui corrispondono uno o più padroni se non famiglie intere. L’anno scorso, 2021, l’Eurispes ha calcolato che più di 4 italiani su 10 hanno animali in casa e l’effetto pandemia da Covid-19 ha addirittura aumentato le adozioni quale forma autoconsolatoria al dilagare del virus che ci ha costretti a casa nell’impossibilità di socializzare.
Così cani, gatti, pappagalli e canarini sono diventati un affettivo bene-rifugio. Secondo lo studio, del 40,2% degli italiani il 19,6% possiede un solo animale domestico, il 10,9% ne ha due, il 5,4% tre e il 4,3% più di tre. Va da sé portarli anch’essi con sé in vacanza, mare o monti che sia. Tuttavia, secondo l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), per l'esattezza al 4 febbraio 2022 risultano invece iscritti nelle Anagrafi regionali degli animali d'affezione 13.209.745 cani, 956.308 gatti e 2.226 furetti.
Il fenomeno delle “dog beach” ha così preso piede e s’è esteso in uno spirito di servizio che ha in sé al tempo stesso anche qualcosa di ecologico, ambientale, al passo con le esigenze sempre più accentuatamente naturalistiche delle persone. E anche per evitare contrasti e frizioni con quelle strutture turistiche che all’ingresso espongono ancora rigorosamente il cartello: Iingresso vietato ai cani”.
Ad ogni modo la stagione estiva veramente affollata dura in sé solo due mesi, poi dal 26 agosto è un “liberi tutti”. In questa data si festeggia la Giornata Mondiale del cane e qualche libertà in più è concessa, mentre un mese più tardi, il 26 settembre, ricorre la Giornata Mondiale degli amanti dei cani che si festeggia con particolare enfasi a San Francisco, Washington, Londra e Hong Kong con dei veri e propri Dog Lovers’ Day dedicati all’amicizia tra l’uomo e i quattro zampe che dura da 16 mila anni.
Ma a quel punto, il 26 settembre la stagione turistica è bell’e conclusa e i cani possono tornare a scorrazzare liberi e senza vincoli lungo tutti i bagnasciuga del Paese.