AGI - Nella serata di ieri è stato arrestato, nella cittadina di Benalmadena, in Spagna, Vincenzo Amato, classe 77, latitante dal 2016, inserito nell'elenco dei 100 latitanti di maggiore pericolosità. La cattura, spiega una nota, è giunta al termine di una complessa attività d'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia della procura della Repubblica di Lecce e svolta dalla direzione centrale Anticrimine del dipartimento della Pubblica Sicurezza, nell'ambito dell'impegno profuso per la ricerca e cattura dei latitanti, mediante l'impiego di investigatori del Servizio centrale operativo e della Squadra Mobile di Lecce, oltre che del servizio per la Cooperazione internazionale di polizia, in collaborazione con l'UDYCO Central della polizia spagnola.
Amato, che deve scontare una condanna definitiva a 19 anni e 5 mesi per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, è sfuggito alla cattura nel marzo del 2016. Inizialmente rifugiatosi in Grecia, il latitante si era successivamente nascosto nella penisola iberica, in Andalusia.
L'attività svolta dagli uomini della polizia di Stato ha permesso, giorno dopo giorno, di restringere l'area di ricerca alla provincia di Malaga ove è stata individuata, nel comune di Benalmadena, l'abitazione di una donna che risultava avere un rapporto di natura sentimentale con l'Amato.
Tramite l'Unità FAST Italia (Fugitive Active Search Team) del Servizio di cooperazione internazionale di polizia è stata così avviata, nei primi mesi dell'anno, la collaborazione con il collaterale FAST Team spagnolo dell'UDYCO Central della polizia iberica, unita' specializzata nella cattura dei latitanti, che nell'ultimo mese, in stretto contatto con la polizia italiana, ha svolto appostamenti presso l'abitazione individuata a Benalmadena (Malaga), sino all'epilogo del 13 giugno, quando il ricercato è stato fermato mentre faceva rientro in quella casa.
Amato è destinatario, inoltre, di una misura cautelare in carcere che ha riguardato circa 30 soggetti per essere ritenuto, nell'ambito di un'indagine svolta dalla Squadra mobile di Milano e coordinata dalla Dda del capoluogo lombardo, responsabile di un traffico internazionale di stupefacenti del tipo cocaina, eseguita lo scorso mese di maggio. Sono in corso le procedure dirette all'estradizione dell'arrestato.