AGI - È stato condannato a 18 mesi di reclusione dal Tribunale di Pistoia l'uomo che seviziò e uccise la cagnolina "Pilù" della ex fidanzata.
Lo comunica l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che si era costituita parte civile nel processo.
L'episodio è avvenuto nel maggio 2015 a Pescia, ma la denuncia era arrivata oltre un anno dopo, nell’ottobre del 2016.
"È sempre più urgente una riforma del Codice penale che introduca un inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide animali", ha commentato il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto.
"Gli animali devono essere considerati esseri viventi suscettibili di tutela diretta e non più indiretta solo perché oggetto del sentimento di pietà nutrito dagli esseri umani verso di loro - ha aggiunto - purtroppo ancora non hanno una copertura legislativa diretta non essendo loro riconosciuta soggettività giuridica. Tra l’altro, studi scientifici attestano la correlazione tra la crudeltà sugli animali e la più generale pericolosità sociale di chi la commette".
Secondo l’Oipa, nei limiti dell’ordinamento vigente, è comunque una sentenza soddisfacente anche in considerazione del fatto che l’imputato aveva provato a chiedere la messa alla prova e il patteggiamento, alternative entrambe respinte.