AGI - Attacco hacker al sito della Polizia di Stato rivendicato dal collettivo filorusso Killnet, lo stesso che nei giorni scorsi aveva mandato in down i siti, tra gli altri, del Senato e del ministero della Difesa e aveva provato a bloccare la serata finale di Eurovision.
“La notte scorsa – spiega un investigatore - c’è stata una saturazione di accessi anomali, un attacco di tipo dDos, che per alcune ore ha compromesso l’accessibilità del sito”, ora tornato online: i tecnici della Polizia postale e delle comunicazioni stanno lavorando per ripristinarne tutte le funzioni.
“Se l’attacco contro il contest Eurovision era in un certo senso aspettato, e ciò ha sicuramente aiutato l’opera di difesa, la ritorsione di Killnet che comunque nega di essere dietro l’attacco fallito di questo weekend poteva potenzialmente andare a colpire ovunque nel perimetro digitale del nostro Paese”.
Così Pierguido Iezzi Ceo di Swascan, polo italiano della cybersicurezza del gruppo Tinexta Cyber, commenta l’aumento anomalo del traffico degli accessi al sito della Polizia di Stato rivendicato nella chat di Telegram del collettivo russo.
“Per il momento si è trattato di una dimostrazione di forza – specifica Iezzi - un DDoS proprio contro chi ha impedito che l’Eurovision fosse compromesso. Un attacco fortemente simbolico e volto a seminare il panico più che a causare danni reali a infrastrutture e servizi. Sfortunatamente, l’attuale contesto di cyber war è la dimostrazione di come la resilienza cyber non è sufficiente senza la componente di resistenza”.