AGI - Con il suo rifiuto di cedere il posto su un autobus a un bianco, nel 1955, Rosa Parks cambiò la storia dei diritti civili negli Stati Uniti, e ora per la prima volta le è stata intolata una scuola a Roma, nella periferia sud-orientale.
"Il nome Rosa Parks lo hanno scelto i ragazzi, volevano che la scuola fosse intitolata a una donna e, dopo un consulto, il nome più votato dagli alunni è stato quello dell'attivista afroamericana", ha spiegato all'AGI Rosanna Labalestra, preside dell'IC Simonetta Salacone di Roma che ha, al suo interno, la scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Baracca che così è diventata: "Scuola Media Rosa Parks".
"Noi siamo felici e orgogliosi di essere la prima scuola italiana ad essere intitolata a lei", ha aggiunto. La scuola si sviluppa su due plessi che sorgono rispettivamente nel quartiere Casilino e Tor Pignattara ed è sempre stata un esempio virtuoso di integrazione ed inclusione, nel quale convivono nazionalità molto diverse.
"Noi da sempre accogliamo ragazzi che hanno dei disagi familiari e psicologici importanti - spiega la preside -. Persone che vengono dall'estero, da contesti complicati. Abbiamo istituito per questo uno sportello psicologico che esiste da due anni e serve ad aiutare, chi viene da contesti difficili, a ritrovare un benessere con i loro pari. La guerra in Ucraina per noi è stata un'emergenza importante, ma tra le tante che affrontiamo: abbiamo l'Afghanistan prima e accogliamo continuamente i bambini somali. Dobbiamo avere piu' risorse, questo si' sarebbe importante".
La "Rosa Parks" è la prima scuola italiana ad essere intitolata all'attivista, il cui nome ha affascinato i ragazzi per la storia piena di coraggio di Rosa con il suo suo "no" che ha cambiato per sempre la storia dei diritti civili.
"Volevamo riprogettare la nostra scuola media, perché il contesto nel quale ci troviamo è estremamente complicato: siamo a pochi minuti da via della Primavera a Centocelle, siamo vicini al campo nomadi di via dei Gordiani e per questo la scuola stava perdendo iscritti", racconta la dirigente scolastica. Per questo sono stati coinvolti tutti: insegnanti, alunni, famiglie.
"Abbiamo fatto comunità - dice la preside -. La scelta è stata: tentare di fare una scuola su misura per loro. Abbiamo dunque riformulato un progetto con sport e altre attività di integrazione, ma c'era da trovare il nome alla scuola che inizialmente si chiamava Francesco Baracca, un aviatore".
"Noi rispettiamo questa figura - racconta ancora Labalestra - ma accogliamo alunni da tutto il mondo e ci sembrava più azzeccato un nome diverso. Abbiamo proposto una serie di nomi e i ragazzi hanno scelto Rosa Parks".
La cerimonia di inaugurazione, che si è svolta il 12 maggio, è stata impreziosita dagli interventi, tramite collegamento con gli Usa, della nipote di Rosa Parks, Sheila MacCauley, e della sua amica storica, Mrs Elaine Steele, con la quale Rosa Parks ha fondato il Raymond and Rosa Parks Institute of Self Development.
Entrambe si sono dette entusiaste della nuova intitolazione ed hanno augurato agli studenti ed agli insegnanti di ispirarsi ai valori difesi e rappresentati da Rosa Parks, nel segno della libertà, della giustizia e del coraggio.
Dagli Usa è arrivato anche il messaggio di saluto di incoraggiamento da parte di Bernice King, figlia minore di Martin Luther King con il quale Rosa Parks ha condiviso le tante battaglie pacifiche in nome dei diritti civili.
Bernice King sottolinea l'importanza di questo momento storico e invita la comunità scolastica a fare propria l'eredità grandiosa di Rosa Parks.