AGI - Uscito direttamente dalle pagine dei libri del maghetto Harry Potter, il quidditch è uno sport sempre più praticato nel mondo reale, conquistando una quarantina di Paesi con tanto di campionati nazionali ed europei. Proprio come nei romanzi di successo di J.K. Rowling, il quidditch è un gioco di contatto che combina diverse discipline tra cui rugby, pallamano, dodgeball e attività che solitamente si svolgono nei cortili di scuola, facendo a meno, però, delle scope volanti.
Per giocarci non è assolutamente necessario conoscere il mitico maghetto e i suoi segreti, ma come nella saga prevede tre anelli per lato di campo dentro cui fare gol, portieri e cacciatori che si passano la 'pluffa' per segnare, battitori che si contendono i 'bolidi' per colpire gli avversari e i cercatori che hanno il compito di catturare il boccino, ma dalla schiena di un 'boccinatore'.
I primi a creare una versione per i non maghi, quindi esposta alla forza di gravità, sono stati degli studenti americani nel 2005, ma nel corso del tempo la disciplina si è codificata e strutturata con federazioni nazionali e campionati ufficiali.
Lo scorso fine settimana la coppa di Francia si è giocata ad Angers (Ovest) mentre a fine aprile un torneo europeo si è svolto a Brescia con 24 squadre. Tra i giocatori c'è chi ha scoperto lo sport durante viaggi universitari e scambi scolastici all'estero mentre altri in occasione di raduni di fan di Harry Potter e altri ancora per caso, vedendo 'misteriosi' allenamenti in un parco.
Sui campi da quidditch sono quasi del tutto spariti mantelle e cappelli da maghi, inizialmente molto utilizzati, mentre sulle magliette sono sempre meno frequenti i riferimenti al mondo della magia. Visto da fuori, il gioco può sembrare confuso e dalle regole complesse. Del resto a garantire il loro rispetto sono ben cinque arbitri e due assistenti.
In ogni squadra quattro cacciatori cercano di far passare la 'pluffa' (palla da volley) negli anelli degli avversari mentre due battitori provano a metterli momentaneamente fuori gioco tirandogli addosso dei 'bolidi' (pallone di dodgeball) e dopo 18 minuti un cercatore entra in campo per tentare di catturare il boccino.
Al posto della piccola palla dorata dalle ali delicate come nei film, il boccino è una palla da tennis inserita in un calzino e legata agli shorts di un corridore neutrale vestito di giallo.
Le azioni sono molto rapide, si corre sempre, gli urti possono anche essere pesanti e i cambi sono frequenti. Fra le tante peculiarità del gioco c'è soprattutto quella che porta il nome di gender rule, riguardante la composizione della squadra. Ovvero la regola che non consente di inserire in campo più di quattro persone dello stesso genere, consentendo a tutti di avere un proprio spazio nel gioco: chiunque può giocare, come i non binary, agender e bisgender.
La pratica del quidditch è in pieno boom negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania, mentre in altri Paesi quali Italia e Francia al momento ci sono tra 200 e 300 giocatori in 8-12 squadre. Negli Stati Uniti, per poter continuare a sviluppare la disciplina, sono in corso cambi di terminologia per non dover sempre far riferimento alla Warner, che detiene tutti i diritti sul magico mondo di Harry Potter, oltre alla creazione di squadre di giocatori giovani per garantire un futuro a questo nuovo sport.
Intanto fervono gli allenamenti in vista dei campionati europei che si disputeranno a fine luglio in Irlanda, dopo due anni di interruzione causa Covid. L'ultima edizione, nel 2019, era stata vinta dalla Francia, detentrice del titolo di campione europeo di quidditch.