AGI - Il corpo di una donna di 57 anni e della figlia di 16 sono stati ritrovati senza vita in una villetta di via Torino 32 a Samarate, in provincia di Varese.
In fin di vita, invece, l'altro figlio della vittima, di 23 anni.
I sospetti sono concentrati sul marito e padre di 57 anni che è piantonato in ospedale.
Stefania Pivetta e la figlia Giulia di 16 anni sarebbero state uccise a colpi di martello.
Con lo stesso attrezzo, Alessandro Maja, architetto di 57 anni, avrebbe aggredito anche Nicolò, il figlio maggiore di 23 anni, lasciandolo in fin di vita.
È questa la prima ricostruzione della procura di Busto Arsizio e dei Carabinieri di Varese della tragedia familiare accaduta la scorsa notte nella villetta di via Torino 32 a Samarate, in provincia di Varese. Il 57enne avrebbe poi tentato il suicidio.
Sono già tre le tragedie famigliari che hanno scosso la provincia di Varese dall'inizio del 2022. Il primo drammatico episodio risale al primo gennaio quando Davide Paitoni, 40 anni, ha ucciso nella sua casa a Morazzone dove era in regime di arresti domiciliari il figlio Daniele di 7 anni e ha poi cercato il giorno successivo di ammazzare a Gazzada la moglie e madre del piccolo, da cui si stava separando.
Il teatro del secondo dramma è stato Mesenzana, comune dell'Alto lago Maggiore nel Luinese. Nella villetta di via Pezza, la mattina del 24 marzo, Andrea Rossin, 44 anni, ha accoltellato a morte i due figli Giada, 13 anni, e Alessio, 7 anni, per poi togliersi la vita con la stessa lama.
Era stata la madre a scoprire i cadaveri dei bambini quando era andata a prenderli dal padre per accompagnarli a scuola.
Il terzo episodio è accaduto la notte scorsa quando Alessandro Maja, 57 anni, ha aggredito nel sonno a colpi di martello la moglie Stefania e i figli Giulia e Nicolò, uccidendo le due donne e lasciando in fin di vita il ragazzo 23enne.