AGI - Bullizzava una ragazza minorenne poco più giovane di lei, picchiandola, tirandole i capelli e rapinandola del portafoglio con una cinquantina di euro: con questa accusa una ventenne del Reggiano è finita in carcere, dove dovrà scontare una condanna a tre anni e due mesi per concorso in rapina aggravata e lesioni personali.
La giovane, 18enne all'epoca dei fatti, era stata condannata il 26 giugno scorso dal Tribunale di Reggio Emilia e ora è stata tradotta in carcere dai carabinieri della stazione di Novellara che l'hanno prelevata dall'abitazione dei genitori.
La ragazza era stata identificata grazie ai vezzeggiativi usati su Facebook nei confronti della 'vittima' che la 'bulla' e le sue amiche che assistevano alle prepotenze conoscevano solo di di vista.
Il calvario della studentessa minorenne reggiana 'bullizzata' si era consumato nell'estate del 2016.
La allora neo 18enne, ora finita in carcere, accompagnata da due amiche partecipi divertite, aveva agito senza alcun apparente motivo nei confronti della vittima presa per i capelli, gettata a terra e colpita a calci e pugni.
Le angherie, secondo la ricostruzione investigativa dell'epoca, avvenivano nella stazione ferroviaria di un comune della bassa reggiana dove la vittima si trovava in attesa del treno.
La giovane era stata offesa, picchiata e rapinata del portafoglio con i documenti e una cinquantina di euro in contanti mentre le due amiche della 18enne partecipavano quali spettatrice divertite.
Le percosse erano costate alla minorenne alcuni giorni di prognosi per la tumefazione della regine zigomatica e della tempia.
I genitori avevano poi sporto denuncia ai Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano.
Denunciati 5 'baby bulli' a Roma
Avevano rapinato un 13enne la sera del 17 marzo scorso mentre questo camminava, in compagnia di un amico in strada nel quartiere di Casal Palocco, a Roma. Per questo cinque 'baby bulli' sono stati individuati dai carabinieri e denunciati alla procura presso il Tribunale per i Minorenni.
Secondo quanto ricostruito, i giovani aggressori, tutti minorenni, travisati con cappuccio e mascherina chirurgica, avevano sottratto dal giubbotto il cellulare Iphone della vittima e, sotto minaccia, si erano fatti consegnare il codice di sblocco del dispositivo, per poi allontanarsi a piedi, senza procurargli lesioni.
A seguito della denuncia presentata dai genitori del minore, i carabinieri della stazione di Roma Casal Palocco, in circa un mese, sono riusciti a risalire ai cinque minorenni, gravemente indiziati di essere gli autori della rapina. Si tratta di 5 studenti, domiciliati presso una casa famiglia della Capitale.
Le indagini dei carabinieri sono state svolte mediante la visione delle immagini dei sistemi di video-sorveglianza presenti in zona e sentendo i testimoni. Nel corso di una perquisizione delegata della procura, presso le abitazioni degli indagati, i militari hanno rinvenuto i capi di abbigliamento indossati durante la commissione del reato, sottoposti a sequestro.