AGI - La matematica è ovunque, anche nella danza. Con questo assunto, la ballerina Erica Occhionero è stata protagonista di un insolita seduta di laurea all'Università del Salento, dove ha discusso la tesi intitolata "Un'introduzione al gruppo delle trecce anulari", accostando ai contenuti scientifici del suo elaborato una esibizione di "danza in volo", specialità nella quale si cimenta da anni. Erica Occhionero, 25enne leccese, ha conseguito la laurea magistrale in Matematica, con una votazione di 107/110, esibendosi in un saggio di danza.
La giovane salentina, a causa di una frattura alla caviglia subita in un incidente stradale all'età di 16 anni, è stata costretta a rinunciare alle scarpette ma, decisa a non smettere di danzare, ha cominciato a studiare la "danza in volo" utilizzando un'amaca di seta. Nel contempo ha studiato matematica, materia di cui è appassionata, coniugando negli anni le due passioni.
Erica ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti come danzatrice: nel 2019 ha partecipato ai casting di "Ballando on the road" con Milly Carlucci ed è stata successivamente ospite di trasmissioni televisive sia sulla Rai sia su emittenti regionali. "Nella matematica e nella danza in volo vedo profonda bellezza, eleganza e creativita' - spiega Erica Occhionero - e da qui nasce l'idea di intrecciare le due cose nella mia tesi. Vorrei dimostrare che la matematica è ovunque, non è mai noiosa ma si evolve, e penso che la danza in volo sia una forma bellissima per descriverla. E quale modo migliore per comunicare, se non con una dimostrazione pratica?".
Pensando alle trecce, vengono n mente le acconciature dei capelli o le decorazioni di articoli comuni come cinture, bracciali, forme di pane, cesti in vimini, tappeti e lavori a maglia. Oggetti che hanno ispirato, negli anni '20 del Novecento, una profonda teoria matematica, la "Teoria delle trecce", appunto, ricca di risultati e di applicazioni e tuttora oggetto di studio. Le "trecce anulari" sono delle trecce le cui stringhe hanno la particolarita' di potersi attorcigliare anche attorno a un sostegno fisso, detto in gergo "palo".
Ci si può fare un'idea concreta osservando la danza del "Palo di maggio", un rituale primaverile che affonda le sue radici nella storia europea. In questa cerimonia alcuni ballerini si muovono intorno a un albero al quale sono attaccati dei nastri di tessuto. Ciascun ballerino ha in mano l'altro lembo del nastro e, danzando secondo schemi ben definiti, intreccia i nastri creando una vera e propria treccia attorno all'albero.
Far seguire una treccia anulare da un'altra treccia, cioè comporre due trecce, è un'operazione naturale in questo ambito. La "Teoria delle trecce anulari", che si è sviluppata molto dopo quella delle trecce classiche, assicura che ogni treccia anulare può essere ottenuta componendo un certo numero di trecce elementari.
La teoria si fonda sullo studio di un oggetto matematico, detto il gruppo delle trecce anulari, che descrive e sintetizza tutte le possibili composizioni di trecce anulari elementari. L'individuazione di speciali insiemi, costituiti da numeri diversi di trecce elementari, che permettono di ottenere l'intero gruppo, è stato l'obiettivo principale della tesi di laurea magistrale di Erica, sotto la supervisione del professor Francesco Catino e della dottoressa Marzia Mazzotta. Ogni treccia anulare può essere rappresentata mediante un opportuno grafico piano, da cui si evincono le trecce elementari che compongono la treccia stessa. Tali grafici sono stati utilizzati dalla laureanda per tenere traccia dei movimenti da lei eseguiti nella creazione di diverse figure che costituiscono le varie coreografie della sua danza in volo. La seduta di laurea è avvenuta nel Dipartimento di Matematica e Fisica "Ennio De Giorgi" dell'UniSalento.