AGI Maria Angela Faré, l’ex suora che abusò di Eva Sacconago, la ragazza di Busto Arsizio che si suicidò a 26 anni nel 2011, è libera ‘per fine pena’.
La notizia è stata diffusa dal sito 'Rete L’Abuso', che raccoglie i casi di violenze in ambito clericale, e confermata all’AGI dall’avvocato Daniela Cultrera dalla quale si apprende che l’ordine di scarcerazione risale al 4 settembre del 2021. Nessuna conferma invece dal legale di Faré, l’avvocato Fabrizio Busignani: “È una notizia riservata, non possa confermare se sia o meno vera”. La condanna definitiva a 3 anni e sei mesi risale al 21 dicembre 2019 e l’intera pena, che comprende anche la custodia cautelare prima del processo, è stata scontata in carcere, senza alcun beneficio.
"Libera il giorno del compleanno di Eva"
“Noi lo abbiamo saputo il primo febbraio – racconta Roberto Sacconago, il padre di Eva, che solo oggi ha deciso di divulgare la notizia assieme alla moglie -. Appena arrivati nella nostra casa di montagna, il nostro rifugio dell’anima così come lo era anche per nostra figlia, c’è stato detto dall'avvocato. E la liberazione è stata proprio il 4 settembre, il giorno del compleanno della nostra piccola. Che coincidenza. Per noi saperlo è stato un colpo e un dispiacere al cuore”.
“Il conteggio della pena è giusto al 99 per cento, i nostri avvocati lo stanno controllando – prosegue il padre della ragazza che, quando aveva 14 anni, subì “violenze sessuali vere e proprie nel 2010 e 2011 e comportamenti che avrebbero minato la stabilità psichica di chiunque”, scrissero i giudici - Tuttavia siamo arrabbiati perché non sappiamo dove sia la signora Faré dalla quale non abbiamo mai ricevuto delle scuse personali e che non ci ha mai versato il risarcimento di 50 mila euro previsto dal giudice. Sappiamo che i giudici le hanno inflitto come pena accessoria l’interdizione dal frequentare ambienti con minori e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per 5 anni ma non siamo tranquilli e abbiamo paura che possa rifare con nostra figlia quello che ha già fatto”.
Il mancato risarcimento perché è "incapiente"
Ai legali della famiglia, la difesa dell’ex suora ha fatto sapere che non può risarcire perché è “incapiente”. “Mi domando allora chi le ha pagato gli avvocati e il perito e credo sia stato il clero, come sempre accade”, continua il padre della ragazza che, dicono le sentenze, fu vittima delle 'attenzioni’ dell'imputata, che apparteneva alle Figlie di Maria Ausiliatrice, già quando era minorenne, per poi instaurare con lei una relazione, fino al 2011, quando si tolse la vita.
L’Ordine a cui apparteneva è stato assolto. “Non sapevo nemmeno che fosse libera, ma è normale. Ha scontato la sua pena”, è il commento del difensore dell’Ordine, l’avvocato Mario Zanchetti.