AGI - Un uomo è stato arrestato con l'accusa di aver ucciso e fatto a pezzi Carol Maltesi, 26 anni, in arte Charlotte Angie, pornostar milanese. I resti della donna furono trovati in una scarpata a Paline di Borno , in Val Camonica (Brescia) il 20 marzo.
Davide Fontana, 43 anni, ha confessato il delitto. L'uomo, dipendente di banca, abita in un comune dell'alto Milanese. Stando alle indagini dei Carabinieri della compagnia di Breno e del nucleo investigativo di Brescia, coordinati dal procuratore Lorenza Ghibaudo, l'omicidio sarebbe stato commesso a fine gennaio nella casa della ragazza.
Durante l'interrogatorio Fontana, poi sottoposto a fermo di indiziato di delitto, non ha spiegato i motivi del gesto dicendo di aver agito d'impulso. I due in passato avevano avuto una relazione sentimentale. Dopo la rottura, però, sarebbero rimasti in buoni rapporti.
All'identità del cadavere si era arrivati grazie alle segnalazioni del pubblico: i carabinieri, in totale assenza di elementi utili a dare un nome ai resti, avevano pubblicato un comunicato nel quale si descrivevano alcuni tatuaggi ancora parzialmente visibili. Subito erano arrivate diverse segnalazioni, anche da residenti in altre regioni, di quanti avevano riconosciuto i tatuaggi nei video hard girati da Maltesi, molto conosciuta negli ambienti del cinema porno.
Dato un nome ai resti, i carabinieri avevano cercato di ricostruire gli spostamenti della sua auto, fino a rintracciarla domenica 20 marzo nel territorio di Borno. Alla guida c'era Fontana, che già in altre occasioni era stato identificato a bordo della vettura, segno che ne aveva la disponibilità.
Lunedì l'uomo si è presentato ai carabinieri per fornire informazioni su Maltesi, offrendo circostanze che subito si rivelavano contraddette dalle emergenze investigative fino a quel momento acquisite. Il magistrato e i carabinieri lo hanno sottoposto a una serie di contestazioni alla presenza del difensore e finalmente l'uomo ha confessato l'omicidio e l'occultamento del cadavere che sarebbe avvenuto a gennaio 2022,.
Il corpo è stato prima nascosto in un congelatore proprio nella casa della vittima e poi, una volta fatto a pezzi, gettato nel dirupo di montagna.
Perché Borno
Agli inquirenti Fontana ha raccontato di aver scelto Borno, in provincia di Brescia, per disfarsi del cadavere perché nel paese del Val Camonica aveva trascorso in passato dei periodi di vacanza. Raggiunta con l'auto della vittima la località bresciana ha gettato il corpo nascosto in quattro sacchi di plastica nera nel scarpata lungo la strada provinciale 'Malegno-Borno' in un tratto che attraversa la frazione di Paline.
Le finte chat con il giornalista
L'assassino di Carol rispondeva utilizzando il telefono della vittima a un giornalista di Bsnews.it che voleva accertarsi che non fosse lei la donna uccisa, fatta a pezzi e gettata in una scarpata a Paline di Borno.
"Ah ho capito mi hanno già detto diverse persone di quella ragazza. Io sto bene fortunatamente" rispondeva il presunto omicida in una conversazione su Whatsapp pubblicata integralmente dalla testata online locale a cui era arrivata la segnalazione sulla possibile identità della vittima in base ai tatuaggi trovati sul corpo durante l'autopsia e comunicati poi dagli inquirenti. Uno scambio che si interrompe quando il giornalista chiede: "Se non vuoi parlare al tel mi mandi un audio di 3 secondi? Solo per verificare che non sia qualcun'altra che risponde e chiudere il caso".